Swag negro
- Autore
- Bello Figo
- Editore
- Rizzoli
- Pubblicazione
- 30/04/2018
- Categorie
«Quando scrivo una canzone, penso al mezzo milione di miei fan, tra Instagram, Facebook e YouTube. I ragazzini che mi seguono hanno capito benissimo il senso della mia musica, la comicità: se seguono Bello Figo, è perché fa ridere, perché trolla e swagga. Allora perché i "grandi" non capiscono? O fanno finta di non capire?» Negli ultimi anni non c'è stato in Italia un personaggio più discusso di Bello Figo. Con le sue rime che non possono lasciare indifferenti, ha suscitato odio ed entusiasmo, si è preso elogi e insulti. Ma che cosa vuole dirci davvero con il suo rap? Per rispondere ai fan ma anche ai detrattori, Bello Figo ha raccolto qui le pagine sparse del suo diario, scritto dall'esordio nel 2012 a oggi: Bello Figo, un profugo dal Ghana (anzi non tanto profugo visto che è arrivato in aereo). Bello Figo, un negro. Che non può permettersi di dire cose che ai bianchi invece sono consentite. Bello Figo, il re del Swag. Bello Figo, la cui unica droga è skopare. Bello Figo che crede in Dio e prega. Bello Figo che ha fatto i soldi in Italia. Anche se è negro. Bello Figo che se ne sta chiuso nella sua tana e lì diventa Trump o Barbara Durso. Bello Figo che ama la figa bianka e pensa che le donne vadano rispettate. Bello Figo che sulla sua pelle ha provato il razzismo. Bello Figo che vede dappertutto l'ironia, anche nella tragedia. E ride. Ride. Ride. È il suo modo di reagire. L'originalità e l'acutezza di un artista come Bello Figo hanno colpito l'immaginazione di 10 protagonisti della pop art contemporanea (Felipe Cardeña, De Molfetta, Max Ferrigno, Massimo Giacon, Pao, Pablo Pinxit, Laboratorio Saccardi, Squaz, Gigi Tarantola e Marco Teatro) che contribuiscono a questo libro con 20 tavole inedite dedicate a lui e alle sue canzoni. BelloFigo, nato in Ghana nel 1992 e arrivato in Italia a 12 anni, è oggi uno dei rapper e fenomeni del web più conosciuti e controversi. Nel 2005 ha iniziato a scrivere i suoi primi pezzi in italiano, costituendo un collettivo assieme ad altri rapper tra cui Don Capucino e John Osako. Pur non essendo, per sua scelta, prodotto da nessuna casa discografica ha avuto con i suoi brani milioni di visualizzazioni su YouTube (raggiungendo il picco di oltre 20 milioni per Non pago affitto). Allo stesso tempo, ogni sua apparizione pubblica, dai concerti alle ospitate tv, ha fatto notizia appassionando e dividendo il pubblico tra sostenitori e detrattori.
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