Io voglio vivere: Il diario di Éva Heyman

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Io voglio vivere: Il diario di Éva Heyman
Autore
Zsolt Agnes
Editore
Giuntina
Pubblicazione
12/01/2017
Valutazione
1
Categorie
Ha vissuto appena tredici anni Éva Heyman, «la ragazzina con quel meraviglioso visino da mela, con la sua avida curiosità, l’ambizione, la vanità, gli occhi luminosi che sprizzavano energia», come la definiva il suo patrigno, lo scrittore ungherese Béla Zsolt (1895-1949), nel suo mirabile libro autobiografico Le nove valigie. Éva Heyman nasce il 13 febbraio 1931 a Nagyvárad, l’attuale Oradea in Romania, e termina la sua breve esistenza il 17 ottobre 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, secondo testimoni oculari selezionata direttamente da Mengele per il forno crematorio. Dal suo tredicesimo compleanno, il 13 febbraio 1944, e fino al 30 maggio, data dell’ultima annotazione, tiene un diario in cui descrive le condizioni di vita sempre più difficili degli ebrei di Nagyvárad. In meno di tre mesi la vita piuttosto agiata e, malgrado la guerra, ancora serena di questa ragazza sensibile e intelligente subisce trasformazioni radicali: prima l’internamento nel ghetto e poi la deportazione ad Auschwitz il 13 giugno. Dalle lettere riportate in questo libro risulta che prima di essere spedita al campo di concentramento Éva Heyman affida il diario a una fedele domestica cattolica della famiglia, la quale al termine della guerra lo restituisce alla madre, la giornalista Ágnes Zsolt, unica sopravvissuta di tutta la famiglia, insieme al secondo marito Béla Zsolt, scampati miracolosamente alla morte. Ágnes Zsolt è morta suicida nel 1951. (dalla Postfazione di Andrea Rényi)

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Incontriamo Èva Heyman il giorno del suo tredicesimo compleanno, il 13 febbraio 1944 e la accompagniamo fino al 30 maggio dello stesso anno, lasciandola alle soglie del ghetto da cui dopo pochissimi giorni sarà deportata ad Auschwitz. Il primo giorno racconta al suo “piccolo diario” la festa che ha avuto nonostante Nagyvárad ‒ la città in cui vive con i suoi nonni materni ‒ Leggi tutta la recensione

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