Il suono e l’invisibile: La musica come stile di vita (SoundCiak)

Una musicista impegnata e sensibile e uno studioso della musica. Due mondi vicini ma non perfettamente identici, che s’intersecano spesso, ma a volte guardano le sette note da prospettive totalmente differenti. Da quest’incontro nasce un viaggio all’interno della Musica intesa come Arte, come professione, ma anche come ristoro dei sensi.
La Musica è un viaggio dentro e oltre la persona umana, un viaggio capace di ridare senso alle eredità del passato e di aprirci a nuove possibilità, sia che la facciamo, sia che la ascoltiamo. Senza contare quanto, tramite una musica vissuta, suonata o ascoltata, possiamo percepire dell’Infinito che si muove dentro e intorno a noi.
“Il libro che avete fra le mani è indispensabile per chi vuole utilizzare la musica non come salvagente, in superficie, per non ascoltare il silenzio, ma come farebbe un subacqueo, che scende nelle profondità per raccogliere tutto quello che di infinitamente prezioso quest’arte suprema può darci”. (Roberto Cacciapaglia)
“La forza delle canzoni di Susanna Parigi sta, sì, nella melodia e nella intensissima interpretazione, nella grande abilità di polistrumentista, ma risiede, soprattutto, nelle parole. Sono le parole che incantano: che tessono nenie o sortilegi, racconti da tramandare di madre in figlia o secche cartoline della contemporaneità. Sono le parole che saldano insieme emozioni antiche e impressioni digitali. Per questa ragione non stupisce che la prima prova letteraria di Susanna Parigi conservi intatti la delicatezza e, al contempo, la potenza delle sue creazioni musicali”. (Luigi Manconi e Antonella Soldo)
“Il suono, la voce, mi hanno condotta negli anni all’incontro con l’invisibile. Si potrebbe forse definire spiritualità, ma non è esattamente così. La disciplina, il desiderio di raggiungere risultati – non in termini materiali, ma come protendersi verso la forma creata dalla tua immaginazione – ti portano inevitabilmente a “in-scontrarti” con forze non visibili, con suoni non misurabili, con le ‘intenzioni’ che non sono materia di studio e con la musica che si rivela lentamente, come un amante che sa quando è il momento giusto e guida con ritmo naturale in uno stile di vita come dire ‘a tempo’, in una danza senza regole, senza gesti coreografici, dove la luce e l’ombra non stanno mai dove si pensa che siano”. (Susanna Parigi)

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