La LEVA DEL BENESSERE E DELLA FELICITà: L'anello mancante della legge di attrazione (Collana: La ricerca della felicità Vol. 5)
- Autore
- Pasquale Foglia
- Editore
- Dr Pasquale Foglia
- Pubblicazione
- 17/10/2013
- Categorie
INDICE
Cap. 1: La potenza infinita della contentezza; Cap. 2: La ragione è nemica giurata dell’inconscio; Cap. 3: Ciò che fa andare tutto storto; Cap. 4: Promuovere l’assertività; Cap. 5: Il mantra della contentezza; Cap. 6: Chi si accontenta gode? Cap. 7: Ottimismo, fiducia, speranza; Cap. 8: Motivazione a tutti i costi; Cap. 9: L’anello mancante della legge di attrazione; Cap. 10: Successo e fallimento; Cap. 11: Vivere nel presente; Cap. 12: Il segreto del benessere-Le pratiche chiave della felicità.
DESCRIZIONE
Tutto il segreto del benessere e della felicità sta nel far prevalere le emozioni positive su quelle negative e questo è possibile facendo ogni cosa con contentezza. La contentezza interiore comporta tre grandi benefici:
1)-la capacità di sapersi accontentare che parte dal principio che si cresce sempre poco a poco;
2) il senso di gratitudine verso la vita, che a sua volta comporta altre virtù come l’umiltà, la fiducia, l’appagamento e il senso di servizio;
3)-l’attitudine al perdono che dona la pace, la libertà e l’altruismo e accresce l’amor proprio.
La contentezza interiore è anche la madre di tutte le motivazioni. Parliamoci chiaro: quando non hai motivazione è perché sei diventato pigro! E la pigrizia non porta da nessuna parte! Il marinaio che non rema finisce contro gli scogli. Devi essere contento di quello che stai facendo o che devi fare per vincere la pigrizia, l’inerzia e il disgusto iniziale. La contentezza interiore vince la pigrizia e ti fa essere attivo ed entusiasta della vita.
Per avere questi benefici e altri ancora è necessario allenare la propria mente, il proprio cervello che è dotato di grande neuro-plasticità e cioè si comporta esattamente come un muscolo che s’ingrossa e si potenzia quando viene sottoposto a carichi crescenti.
Occorre quindi abituarci alla contentezza interiore che ci consente di coltivare uno stato emotivo ideale, capacità direttiva, adattabilità e una sana capacità relazionale.
Per trasformare le emozioni negative in positive occorre smettere di pensare col pilota automatico, ossia evitare di farci guidare dalla mente inconscia, dal cervello emotivo che insieme a quello rettile forma l’inconscio che è irrazionale, inconsapevole, emotivo e paranoico.
L’inconscio in sostanza rappresenta l’intero corpo, fatta eccezione per la corteccia cerebrale che rappresenta il cervello cognitivo e che corrisponde alla mente conscia che é logica, razionale e sociale.
Quando vorremmo fare una data cosa e non ci riusciamo, o facciamo addirittura il contrario, è perché la mente inconscia è più forte della mente conscia: non abbiamo ancora abbastanza consapevolezza ed equilibrio.
L’espressione “la carne è debole” sta a significare che gli esseri umani spesso sono preda dei propri istinti che sono governati appunto dal cervello rettile. Il cervello rettile, che abbiamo in comune con le bestie feroci, presiede alla nostra sopravvivenza e al funzionamento dei vari organi del corpo che avviene in maniera automatica (o quasi) e quindi è suscettibile e delicato.
Quando trattiamo male l’inconscio arriva l’auto-sabotaggio e il corpo sta male.
La consapevolezza dell’esistenza nel cervello dei circuiti neurologici e del fatto che anche il cervello si comporta come un muscolo, ci apre tutte le strade! Sai perché la tua autostima è bassa? Semplicemente perché sei un pigro: hai pochi circuiti neurologici e per di più anche negativi. Perciò rimboccati le maniche! E sai perché quel tale che non puoi vedere riesce in tutto? Riesce in tutto perché è attivo e intraprendente: ha sviluppato molti circuiti neurologici!
È assolutamente sbagliato pretendere qualcosa dalla vita: occorre meritarlo con una pratica deliberata e costante! Più perseveri e più ti fai strada perché si sviluppano i tuoi muscoli e si potenzia la tua mente. La pratica deliberata è più potente del talento!
Cap. 1: La potenza infinita della contentezza; Cap. 2: La ragione è nemica giurata dell’inconscio; Cap. 3: Ciò che fa andare tutto storto; Cap. 4: Promuovere l’assertività; Cap. 5: Il mantra della contentezza; Cap. 6: Chi si accontenta gode? Cap. 7: Ottimismo, fiducia, speranza; Cap. 8: Motivazione a tutti i costi; Cap. 9: L’anello mancante della legge di attrazione; Cap. 10: Successo e fallimento; Cap. 11: Vivere nel presente; Cap. 12: Il segreto del benessere-Le pratiche chiave della felicità.
DESCRIZIONE
Tutto il segreto del benessere e della felicità sta nel far prevalere le emozioni positive su quelle negative e questo è possibile facendo ogni cosa con contentezza. La contentezza interiore comporta tre grandi benefici:
1)-la capacità di sapersi accontentare che parte dal principio che si cresce sempre poco a poco;
2) il senso di gratitudine verso la vita, che a sua volta comporta altre virtù come l’umiltà, la fiducia, l’appagamento e il senso di servizio;
3)-l’attitudine al perdono che dona la pace, la libertà e l’altruismo e accresce l’amor proprio.
La contentezza interiore è anche la madre di tutte le motivazioni. Parliamoci chiaro: quando non hai motivazione è perché sei diventato pigro! E la pigrizia non porta da nessuna parte! Il marinaio che non rema finisce contro gli scogli. Devi essere contento di quello che stai facendo o che devi fare per vincere la pigrizia, l’inerzia e il disgusto iniziale. La contentezza interiore vince la pigrizia e ti fa essere attivo ed entusiasta della vita.
Per avere questi benefici e altri ancora è necessario allenare la propria mente, il proprio cervello che è dotato di grande neuro-plasticità e cioè si comporta esattamente come un muscolo che s’ingrossa e si potenzia quando viene sottoposto a carichi crescenti.
Occorre quindi abituarci alla contentezza interiore che ci consente di coltivare uno stato emotivo ideale, capacità direttiva, adattabilità e una sana capacità relazionale.
Per trasformare le emozioni negative in positive occorre smettere di pensare col pilota automatico, ossia evitare di farci guidare dalla mente inconscia, dal cervello emotivo che insieme a quello rettile forma l’inconscio che è irrazionale, inconsapevole, emotivo e paranoico.
L’inconscio in sostanza rappresenta l’intero corpo, fatta eccezione per la corteccia cerebrale che rappresenta il cervello cognitivo e che corrisponde alla mente conscia che é logica, razionale e sociale.
Quando vorremmo fare una data cosa e non ci riusciamo, o facciamo addirittura il contrario, è perché la mente inconscia è più forte della mente conscia: non abbiamo ancora abbastanza consapevolezza ed equilibrio.
L’espressione “la carne è debole” sta a significare che gli esseri umani spesso sono preda dei propri istinti che sono governati appunto dal cervello rettile. Il cervello rettile, che abbiamo in comune con le bestie feroci, presiede alla nostra sopravvivenza e al funzionamento dei vari organi del corpo che avviene in maniera automatica (o quasi) e quindi è suscettibile e delicato.
Quando trattiamo male l’inconscio arriva l’auto-sabotaggio e il corpo sta male.
La consapevolezza dell’esistenza nel cervello dei circuiti neurologici e del fatto che anche il cervello si comporta come un muscolo, ci apre tutte le strade! Sai perché la tua autostima è bassa? Semplicemente perché sei un pigro: hai pochi circuiti neurologici e per di più anche negativi. Perciò rimboccati le maniche! E sai perché quel tale che non puoi vedere riesce in tutto? Riesce in tutto perché è attivo e intraprendente: ha sviluppato molti circuiti neurologici!
È assolutamente sbagliato pretendere qualcosa dalla vita: occorre meritarlo con una pratica deliberata e costante! Più perseveri e più ti fai strada perché si sviluppano i tuoi muscoli e si potenzia la tua mente. La pratica deliberata è più potente del talento!
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