L’apparato para-militare del PCI e lo spionaggio del Kgb sulle nostre imprese. Una storia di omissis
- Autore
- Salvatore Sechi
- Editore
- GoWare
- Pubblicazione
- 19/06/2018
- Categorie
Il Pci ha davvero avuto un apparato para-militare con alcune centinaia di migliaia di volontari per lo più ex partigiani? Sì, è quanto hanno documentato i nostri servizi (Sifar e Sid) tra i primi anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta.
Il Pci ha sostenuto davvero il lavorio di spionaggio sulle nostre imprese pubbliche e private svolto dal Kgb sovietico e tedesco-orientale? Sì, prelevando informazioni, progetti, disegni industriali e tecnologie dalla Fiat, Olivetti, Eni, Montedison ecc. i comunisti italiani hanno consentito al controspionaggio sovietico di cercare di reggere la concorrenza sui sistemi d’arma, sui computer, sulla tecnologia militare-industriale, spaziale ecc.
Sono i settori in cui Mosca è stata a lungo, negli anni centrali della guerra fredda, in un rapporto di inferiorità rispetto agli Stati Uniti e ai paesi dell’Europa occidentale. Uno storico di sinistra, ma indipendente, ha cercato di accertare questa interpretazione della storia del Pci, da Palmiro Togliatti fino a Enrico Berlinguer.
L’autore si è trovato di fronte a un muro di omissis e divieti. Ne è rimasto in parte vittima, ma alla fine l’ha spuntata di fronte al tentativo di usare contro le regole della ricerca storica armi improprie come il sistema giudiziario.
Il Pci ha sostenuto davvero il lavorio di spionaggio sulle nostre imprese pubbliche e private svolto dal Kgb sovietico e tedesco-orientale? Sì, prelevando informazioni, progetti, disegni industriali e tecnologie dalla Fiat, Olivetti, Eni, Montedison ecc. i comunisti italiani hanno consentito al controspionaggio sovietico di cercare di reggere la concorrenza sui sistemi d’arma, sui computer, sulla tecnologia militare-industriale, spaziale ecc.
Sono i settori in cui Mosca è stata a lungo, negli anni centrali della guerra fredda, in un rapporto di inferiorità rispetto agli Stati Uniti e ai paesi dell’Europa occidentale. Uno storico di sinistra, ma indipendente, ha cercato di accertare questa interpretazione della storia del Pci, da Palmiro Togliatti fino a Enrico Berlinguer.
L’autore si è trovato di fronte a un muro di omissis e divieti. Ne è rimasto in parte vittima, ma alla fine l’ha spuntata di fronte al tentativo di usare contro le regole della ricerca storica armi improprie come il sistema giudiziario.
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