Sarai La Mia Sissy

Indosso un reggiseno rosa senza ferretto con mutandine ricamate abbinate. Ho una giarrettiera nera che regge le mie calze autoreggenti rosa con sei bretelle appese. Nei miei anni passati a guardare la lingerie di Victoria’s Secrets non ho mai visto nemmeno la ragazza più carina vestita con questa miscela di colori. Il mio culo è così dolente per le sculacciate che ho ricevuto pochi istanti fa che emana un calore che brandisce le mie cellule cerebrali con un costante richiamo della sua mano che mi sculaccia. Cinquanta colpi duri, venticinque su ogni natica, la paletta suonava il suo tono profondo mentre si schiantava sul mio sedere. A ogni colpo di quel suono macabro ho sentito i colpi del mio minaccioso percussionista. Avevo iniziato a piangere prima che la sua pagaia fosse atterrata al tredicesimo colpo. E non avevo ancora smesso di piangere.

Stava registrando i miei suoni e filmando la mia agonia. Mi sentivo come se fossi protagonista di un brutto film di Dario Argento.

Sopra il mio culo infuocato c'è la parte corta del vestito rosso scuro che mi sovrasta il reggiseno e le cravatte intorno al collo. Un colletto in oro e due orecchini ad anello in oro completano penosamente questo outfit.

Mi trucca ma non come ti aspetteresti. E ieri ho tenuto i capelli arricciati secondo i suoi desideri. Come uomo i miei capelli erano moderatamente lunghi. Ma come donna i miei capelli ora assomigliano ad una bella riccia corta che si vede nei film di Shirley Temple.
La sculacciata che ho ricevuto è stata per non, come ha detto, "succhiare correttamente (il suo) sperma con la figa dal suo cazzo come una cagna si suppone debba fare."

Cosa avrei potuto fare di sbagliato? Non lo so, ma il suo sperma è ora lì che cola nella zona imbottita delle mie mutandine. Sta finendo verso il mio culo e giù per la fessura che si sta rannicchiando nella fodera di cotone su cui poggiano le mie palle.

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