Limiti

Nel mondo globalizzato e iperconnesso, in cui si comincia a guardare allo spazio come luogo di prossima colonizzazione umana, confini e frontiere tradizionali sembrano in molti casi aver perso di significato. Eppure, a guardare meglio, è piuttosto vero il contrario: mentre il ritorno del sovranismo sottolinea con forza l’importanza delle identità nazionali, in molti auspicano un ritorno a confini più rigidamente demarcati e a “frontiere chiuse”; la costruzione di un muro lungo il confine meridionale è stato tra i temi caldi delle elezioni statunitensi e la libera circolazione di persone e merci è spesso guardata con antipatia se non con aperta ostilità. Ma come sono nati e come si sono trasformati nel tempo i concetti di “frontiera” e “confine”? Che ruolo hanno avuto e continuano ad avere le carte geografiche nella definizione del mondo? Quanti sono i territori contesi sul pianeta e come risolveremo, dalla Corea al Kashmir, dalla Palestina al “Grande Califfato”, i conflitti di una specie, quella umana, in perenne lotta per il territorio?

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