TUTTA UN'ALTRA STORIA: egemonia, populismo, welfare, democrazia nell'era digitale (Red Mirror Vol. 1)
- Autore
- Andrea MASALA
- Pubblicazione
- 17/07/2018
- Categorie
Populismi, crisi del progetto europeo, perdita dell'egemonia culturale delle sinistre, indebolimento della politica, debiti sovrani, robotizzazione, diminuzione del lavoro necessario, intelligenza artificiale, web-society, web-corporation, disintermediazione, crisi di autorevolezza delle pricipali agenzie di socializzazione, web-democracy, plebiscitarismo, democrazia partecipativa, no-profit, low-profit, impatto sociale e ambientale, crisi del welfare.
L'inizio del nuovo millennio si presenta con questioni nuove e difficili, legate tra loro in modo complesso e apparentemente inintellegibile. Questo testo prova a dare delle chiavi di lettura tendenzialmente unificanti per suggerire percorsi di azione innovativi.
Il primo capitolo si occupa della lenta perdita di egemonia culturale delle sinistre e del loro sganciamento dai settori popolari; delle trasformazioni della morfologia dei gruppi sociali italiani dal dopoguerra ad oggi; dei mutamenti delle culture espresse e delle simbologie politiche e sociali succedutesi a seguito dei mutamenti sociali e tecnologici. Alla luce di queste analisi tenta di individuare le possibilità di nuove emancipazioni e promozioni sociali e culturali rese possibili da questi mutamenti.
Il secondo capitolo affronta il tema delle possibilità che le trasformazioni tecniche offrono per una gestione socialmente virtuosa dell'economia, capace di responsabilità sociale ed ambientale. Misura la possibilità di superare, grazie alla Social Innovation, una visione strettamente marginalista e estrattiva dell'economia mondiale. Entra poi nello specifico della microeconomia per valutare le nuove possibilità date dalle possibili trasformazioni delle aziende in senso sempre più cooperativo sulla via della sharing economy.
Il terzo capitolo racconta la genesi dei colossi della Silicon Valley, il carattere pioneristico ed utopistico degli inizi e l'attuale deriva orwelliana e turbofinanziaria. Analizza le possibilità di evoluzione o involuzione democratica conseguenti alle evoluzioni del digitale, degli algoritmi, della blockchain. Ne saggia le potenzialità liberatrici e privatizzanti nonché le ricadute sul panorama sociale e umano del passaggio dal capitalismo cognitivo a quello algoritmico.
In generale i tre capitoli affrontano, su piani e con strumenti diversima con uguale intento ricompositivo, le principali contraddizioni derivanti dalle mutazioni sociali, culturali, politiche, economiche e tecnologiche del presente evitando l'incudine dell'ottimismo tecnico e neutrale e il martello del pessimismo misoneista e apocalittico. Piuttosto entrando dentro i fenomeni per scorgervi potenzialità e pericoli.
L'inizio del nuovo millennio si presenta con questioni nuove e difficili, legate tra loro in modo complesso e apparentemente inintellegibile. Questo testo prova a dare delle chiavi di lettura tendenzialmente unificanti per suggerire percorsi di azione innovativi.
Il primo capitolo si occupa della lenta perdita di egemonia culturale delle sinistre e del loro sganciamento dai settori popolari; delle trasformazioni della morfologia dei gruppi sociali italiani dal dopoguerra ad oggi; dei mutamenti delle culture espresse e delle simbologie politiche e sociali succedutesi a seguito dei mutamenti sociali e tecnologici. Alla luce di queste analisi tenta di individuare le possibilità di nuove emancipazioni e promozioni sociali e culturali rese possibili da questi mutamenti.
Il secondo capitolo affronta il tema delle possibilità che le trasformazioni tecniche offrono per una gestione socialmente virtuosa dell'economia, capace di responsabilità sociale ed ambientale. Misura la possibilità di superare, grazie alla Social Innovation, una visione strettamente marginalista e estrattiva dell'economia mondiale. Entra poi nello specifico della microeconomia per valutare le nuove possibilità date dalle possibili trasformazioni delle aziende in senso sempre più cooperativo sulla via della sharing economy.
Il terzo capitolo racconta la genesi dei colossi della Silicon Valley, il carattere pioneristico ed utopistico degli inizi e l'attuale deriva orwelliana e turbofinanziaria. Analizza le possibilità di evoluzione o involuzione democratica conseguenti alle evoluzioni del digitale, degli algoritmi, della blockchain. Ne saggia le potenzialità liberatrici e privatizzanti nonché le ricadute sul panorama sociale e umano del passaggio dal capitalismo cognitivo a quello algoritmico.
In generale i tre capitoli affrontano, su piani e con strumenti diversima con uguale intento ricompositivo, le principali contraddizioni derivanti dalle mutazioni sociali, culturali, politiche, economiche e tecnologiche del presente evitando l'incudine dell'ottimismo tecnico e neutrale e il martello del pessimismo misoneista e apocalittico. Piuttosto entrando dentro i fenomeni per scorgervi potenzialità e pericoli.
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