Libro Café
Primitivo Piacere
Sono diventata ignara delle persone che passavano e guardavano nella mia direzione. Non potevo credere che stessi facendo questo in pieno giorno su una strada cittadina. Potevo sentirmi stringere attorno al dito come un gemito costruito nel mio petto.
"Vieni".
Oh mio dio l'ho fatto. Ho scatenato quel gemito e mi sono sentita rovesciare. Ho tremato ed ho iniziato a contorcermi in spasmi proprio lì sul sedile del passeggero della sua auto. Potevo sentire la sua mano sul mio ginocchio, stava mantenendo le mie gambe aperte. Il suo tocco era come il fuoco, ed io sono venuta e venuta.
Mi stava accarezzando dolcemente la coscia e mi diceva quanto fosse contento quando sono venuta.
"Dammi il tuo indirizzo e-mail così posso inviarti le tue prossime istruzioni", aveva detto.
Una volta finito, mi ha fatta uscire dalla macchina, dicendomi di controllare la posta quando fossi arrivata a casa.
E adesso ero qui, la mia destinazione. Il mio appuntamento con l'umiliazione. Posso farlo? "Dio sono venuta fin qui …” ho pensato. "... e ha detto che mi avrebbe tenuta d'occhio, che sono così bagnata”. Ho girato l'ultimo angolo.
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