di Rabbia Sabbia: dedicato ai Sahrawi
- Autore
- Umberto Romano
- Pubblicazione
- 22/09/2018
- Categorie
Un Diario, un racconto, un romanzo. Ci fa pensare al velo di Maja delle religioni orientali, che separano apparenza e realtà, ci presenta il vero volto della realtà e il vero significato della “globalizzazione”, della “mondializzazione” dell’economia, funzionale al neoliberismo. Un mondo dilaniato da feroci conflitti, dominato dallo sfruttamento del Nord nei confronti del Sud, dal tentativo di eliminazione fisica di interi popoli, che si oppongono all’omologazione al modello neocapitalista. Il popolo Saharawi, al quale è dedicata l’attenzione costante di Umberto Romano, come scrittore e come volontario al servizio dei più deboli, è tra questi. Si tratta di un popolo senza terra, che, di conseguenza, rischia di non essere più tale; di un popolo che non trova pace. La soluzione del suo dramma sembra avvicinarsi (attualmente c’è la prospettiva del referendum per l’autodeterminazione) per poi allontanarsi di colpo, come per una maledizione. Una specie di giuoco del gatto col topo. Il merito di Umberto Romano è quello di aver rotto la congiura del silenzio ordita nei confronti del dramma del popolo saharawì, ma anche quello di aver dato un contributo importante per il superamento dell’ “eurocentrismo letterario”, attualmente dominante e caratterizzato dall’attenzione del mondo culturale per il Vecchio Continente, per i suoi interessi, senza gettare neppure uno sguardo al resto del pianeta.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Umberto Romano
Immagini di memoria: Catalogo di Pittura di Umberto romano
Articoli visualizzati di recente e suggerimenti in primo piano › Visualizza o modifica la cronologia di navigazione Dopo aver visualizzato le pagine di dettaglio del prodotto, guarda qui per trovare un modo facile per tornare alle pagine che ti interessano.
La Meridiana di Qumran di Umberto Romano
Forse non tutti i luoghi di cui ci parla Umberto Romano appaiono così familiari al lettore italiano medio: Qumran, Masada, Herodium sia come nomi, sia come località, possono suonare un po’ ostici. Ma altri stanno certamente dentro di noi, di tutti noi, per ragioni mistiche o religiose o semplicemente culturali, fanno parte del nostro “vissuto” intimo, del bagaglio delle nostre fantasie o delle ...
Diario da TIRANA di Umberto Romano
L’Italia è un punto di arrivo e di transito dove la cultura del diritto di asilo e integrazione è ancora troppo debole. Il popolo albanese vive su un territorio di fronte al nostro, che non tocca ma è a portata di mano, che non vede ma conosce per aver assorbito nelle menti immagini rubate ai nostri programmi televisivi. Spera di sfuggire alla sofferenza e realizzare un sogno. Venire da noi, ...
Il Capitano della Pinta: romanzo di Umberto Romano
Alonzo Pinzon, stava dietro la finestra della grande sala d’ingresso, seduto sulla poltrona guardava la sua imbarcazione ancorata al largo, mentre Beatrice era andata a rinfrescarsi il corpo. L’uomo pensava al viaggio intrapreso verso l'ignoto, non si era mai chiesto perché avesse accettato di partire con Colombo, aveva prevalso l’istinto, il fascino e la fama del grande navigatore. Ora altri ...
Saharawi: l'Esilio di un Popolo di Umberto romano
L’esperienza dello scrittore-poeta Umberto Romano, e la capacità di cogliere in versi e prosa le emozioni, la rabbia, i bisogni della gente, manifestando l’affetto fraterno verso il popolo sahrawi, mi toccano nel profondo dell’animo. La testimonianza di solidarietà espressa nelle sue opere nei confronti del nostro popolo, che lui ha conosciuto direttamente nei suoi viaggi, grazie alla sua ...
Odore del Forno: Romanzo di Umberto Romano
Un Romanzo per non dimenticare cosa eravamo, un misto d'amore e dolore, voglia di libertà e d'inquietudine. "... noi restavamo nascosti sotto il portale dei palazzi, perchè il buio non ci avvolgesse nel suo mantello.." Un romanzo che inizia a narrarsi quando è alla fine del tempo che rubava tempo, dagli anni cinquanta, fino ai giorni nostri. Dai quartieri a rischio della calabria del dopoguerra...