Clorella (Kids Vol. 1)

"Questa è una storia vera,almeno in parte.Un pomeriggio d’autunno eravamo appena uscite dalla casa delle sorella Giocka. Sono tre, Noemi, Becky, Ana, ma noi diciamo che sono quattro, perché la loro mamma, Arta,è molto giovane e sembra la loro sorella maggiore. Si somigliano come gocce d’acqua e noi le chiamiamo le Sorelle Giocka Matrioska. Be’, nel parcheggio davanti alla loro casa c’è un grande albero, un tiglio.In autunno riempie la strada di foglie,in inverno, quando nevica molto, sembra che abbia una gigantesca palla di neve tra i rami, in primavera attira le api e in estate fa una bellissima ombra che sa di menta. Quel pomeriggio , alzando la testa prima di entrare in auto, notammo una foglia che vorticava su se stessa. Sembrava appesa a un filo invisibile. Forse era un filo di ragnatela. Nonostante il vento, la foglia non cadeva. Mulinava su stessa sospesa nel vuoto. La osservammo per un bel po’.Poi, sulla strada del ritorno cominciammo a fare la voce della foglia che non voleva lasciare l’albero. “Non sono pronta!E’ inutile che spingete! Me ne andrò quando sentirò che sarà il mio momento!”. E questo non lo era.Chiamammo la foglia Clorella. E il suo racconto ci accompagnò fino a casa.Poi facemmo altro, come si fa in tutte le case: si cercano i calzini spaiati, si mangia la pizza, si studiano gli Egiziani anche se i Greci piacciono di più, si legge Zanna Bianca.E ci dimenticammo di Clorella. Finché un pomeriggio ormai vicino all’inverno, sistemando il giardino, trovammo una foglia secca con impresso un cuore bianco.
Forse il cuore era uno di quegli stickers uscito dalla cartella di Lali, che semina tappi, gomme, temperini,punte di matita e pezzi di compasso per esser sicura di ritrovare sempre la strada di casa dopo la scuola.Pensammo subito a Clorella.
“Ci ringrazia per aver creato una storia dedicata a tutte le Clorelle che ogni autunno devono lasciare l’albero.” ci dicemmo. La storia non l’avevamo ancora creata, si trattava solo di quelle frasi dette nel parcheggio delle sorelle Giocka Matrioska. Però la sera stessa nacque questo racconto."


Le foglie sono preoccupate.Tra poco arriverà il primo vento d’autunno: dove mai andranno a finire? C’è chi si ritroverà tra le pagine di un libro a seccare, chi nel nido di un ghiro, chi sarà immersa nel fango da bambini che giocano ai cuochi. Clorella non ne vuole sapere di lasciare il suo albero e chiede alla Signora Ragno di farle un filo per rimanere appesa al ramo. Inizia così la sfida col vento che alla fine riuscirà a soffiarla lontano dal tiglio. Ma Clorella non cade e con una speciale vela di ragnatela inizia la sua avventura scoprendo campagne, fiumi e città. Danza coi fiocchi di neve, parla con gli uccelli. E quando le chiedono dove sia diretta scopre che c’è solo un posto dove vuole andare: dal suo albero. Ma può una foglia riavere il suo posto sul ramo? Quando Clorella torna lo trova pieno di giovani foglie che stanno scoprendo la magia del primo arcobaleno, del primo profumo di fiore, del primo volo di farfalla.Per riscoprire tutto questo Clorella dovrà allora iniziare il suo vero viaggio,quello della trasformazione, lasciandosi finalmente cadere dal ramo.

Elena Soprano ha esordito nel 1994 col romanzo La maschera, pubblicato prima da Archinto e poi da Baldini e Castoldi, che ha vinto il Premio Lerici ed è stato tradotto il cinque lingue. Scrive sia per pubblico adulto che per bambini. Il suo illustratore preferito è Lali.

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