Jean-Paul Sartre: La scoperta dell'esistenza
- Autore
- Franco Fergnani
- Editore
- Feltrinelli Editore
- Pubblicazione
- 20/04/2020
- Categorie
“Nell’arco di questi quattro decenni e nonostante l’elevato numero di studi dedicativi, solo in misura relativamente modesta sono state messe a profitto la complessità di tematica che La Nausée presenta e la pluralità di interpretazioni a cui il testo si presta. E in realtà il romanzo-diario pubblicato nel 1938 è un’autentica miniera a tutt’oggi non sufficientemente esplorata di filoni problematici, di motivi filosofici, culturali, stilistici, con un ventaglio quanto mai ricco di allusioni, ammiccamenti, trasposizioni, parodie, pastiche. Una costruzione estremamente composita, a svariati piani, affrontabile sotto molteplici e diverse angolature, certamente anche a causa della continua ‘ambiguità’ (o mediazione) tra filosofia e letteratura e a causa di quello che fu considerato da Brice Parain il ‘genre faux’ del testo stesso. Basti ricordare, a riprova di tale complessità, il forte influsso che sulla composizione del romanzo ebbe l’acquisizione di Kafka da parte dell’autore negli anni 1933-1934 e la compresenza di suggestioni letterario-filosofiche le cui fonti vanno da Valéry a Lévinas e a Proust, da Céline a Baudelaire e al surrealismo.”
Franco Fergnani scriveva così nel 1978, con la chiarezza del maestro capace di dischiudere rigorosamente la complessità del pensiero di uno dei più grandi filosofi del Novecento. La nausea è il sentimento cosmico che unisce la noia assoluta all’angoscia dell’abisso. L’abisso è la consapevolezza della caduta nell’irrilevanza da parte di ogni ente nel mondo. E la nausea è la condizione in cui la coscienza si avverte vanificata, perché si sente oppressa da fuori e fa esperienza di sé soltanto come corpo.
Franco Fergnani scriveva così nel 1978, con la chiarezza del maestro capace di dischiudere rigorosamente la complessità del pensiero di uno dei più grandi filosofi del Novecento. La nausea è il sentimento cosmico che unisce la noia assoluta all’angoscia dell’abisso. L’abisso è la consapevolezza della caduta nell’irrilevanza da parte di ogni ente nel mondo. E la nausea è la condizione in cui la coscienza si avverte vanificata, perché si sente oppressa da fuori e fa esperienza di sé soltanto come corpo.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli