Il commercio delle pelli lavorate nel Basso Medioevo: Risultati dall'Archivio Datini di Prato

Le pelli e le cuoia costituiscono senza dubbio uno dei principali settori nel quale più si incentrano le strategie mercantili di Francesco di Marco Datini. I numerosi registri contabili (Memoriali e Quaderni di ragionamento), integrati dall’amplissimo carteggio del mercante, in particolare quello scambiato tra Avignone e le altre sedi del sistema aziendale del pratese, definiti i tratti articolati del commercio di importazione ed esportazione delle materie prime verso i distretti di trasformazione, hanno permesso di seguire il cammino di quelle pelli e cuoia ora trasformate in prodotti finiti verso i mercati di assorbimento per la vendita all’ingrosso, e in modo del tutto originale, al dettaglio. Una pelle ovina catalana o provenzale trasformata nell’area fiorentina nei più diversi prodotti per l’abbigliamento, la selleria e l’armamento, finalmente un prodotto finito che riprende la via marittima per ricomparire proprio su quel mercato spagnolo o provenzale.

Antonella Fiorentino, studioso della materia, è tecnico laureato presso la cattedra di Storia Economica dell’Università del Molise. La sue ricerche sono incentrate sui vari aspetti del commercio nel basso Medioevo.

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