Le notti di Copacabana
- Autore
- Ruggero Jacobbi (a cura e con introduzione di Gioia Benedetti)
- Editore
- Firenze University Press
- Pubblicazione
- 09/04/2019
- Categorie
Un breve testo narrativo fino ad oggi sconosciuto ci riporta, grazie all’attenta cura filologica di Gioia Benedetti, la voce di uno dei più originali e geniali critici del nostro Novecento. Ruggero Jacobbi, alla fine del giovanile soggiorno brasiliano, aveva affidato alle Notti di Copacabana, suo unico romanzo compiuto ambientato nella Rio de Janeiro degli anni Cinquanta, non solo il clima e l’atmosfera di un mondo lontano e per certi versi mitico come quello carioca, ma anche una significativa traccia delle letture, frequentazioni, influenze che avevano esercitato su di lui i grandi testi della letteratura lusitana e sud-americana, all’epoca ancora poco noti in Italia. Straordinariamente abile a cogliere e interpretare i mutamenti del codice narrativo, Jacobbi ci presenta in questo libro una storia sperimentale straordinariamente intrigante, che alterna voci, personaggi, nella quale le vicende si intrecciano creando un’atmosfera di significativa suspence.
Ruggero Jacobbi (1920-1981) è stato tra le personalità più significative del secondo Novecento letterario: brillante uomo di teatro, critico, poeta, narratore, si formò a fianco dei grandi nomi della letteratura contemporanea italiana e straniera, con un’indipendenza intellettuale e una capacità inventiva che lo ha sempre contraddistinto. Nel 1946 partì per il Brasile, dove rimase quindici anni (fino al 1960), partecipando attivamente al rinnovamento culturale e teatrale del paese (centinaia le sue regie…), rimanendo anche in seguito profondamente segnato dall’esperienza brasiliana. Tornato in Italia continuò a lavorare per il teatro (come direttore dell’Accademia d’Arte drammatica, sceneggiatore, regista…), traducendo e insegnando Letteratura brasiliana all’Università di Roma. La sua poliedrica produzione, l’acuta sensibilità poetica e la lucida capacità interpretativa fecero parlare di lui come di un critico ‘geniale’ e di un poeta di grande importanza, anche se – almeno fino alle recenti edizioni – «clamorosamente inedito».
Gioia Benedetti laureata in Filologia moderna all’Università di Firenze fa parte di un gruppo di ricerca diretto da Anna Dolfi che si occupa di edizione, catalogazione e commento di testi contemporanei. I suoi interessi sono rivolti soprattutto alla letteratura moderna e alla storia e cultura dei paesi in via di sviluppo.
Ruggero Jacobbi (1920-1981) è stato tra le personalità più significative del secondo Novecento letterario: brillante uomo di teatro, critico, poeta, narratore, si formò a fianco dei grandi nomi della letteratura contemporanea italiana e straniera, con un’indipendenza intellettuale e una capacità inventiva che lo ha sempre contraddistinto. Nel 1946 partì per il Brasile, dove rimase quindici anni (fino al 1960), partecipando attivamente al rinnovamento culturale e teatrale del paese (centinaia le sue regie…), rimanendo anche in seguito profondamente segnato dall’esperienza brasiliana. Tornato in Italia continuò a lavorare per il teatro (come direttore dell’Accademia d’Arte drammatica, sceneggiatore, regista…), traducendo e insegnando Letteratura brasiliana all’Università di Roma. La sua poliedrica produzione, l’acuta sensibilità poetica e la lucida capacità interpretativa fecero parlare di lui come di un critico ‘geniale’ e di un poeta di grande importanza, anche se – almeno fino alle recenti edizioni – «clamorosamente inedito».
Gioia Benedetti laureata in Filologia moderna all’Università di Firenze fa parte di un gruppo di ricerca diretto da Anna Dolfi che si occupa di edizione, catalogazione e commento di testi contemporanei. I suoi interessi sono rivolti soprattutto alla letteratura moderna e alla storia e cultura dei paesi in via di sviluppo.
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