Sotto la cenere: Nel ventennio, quando vivere era in qualche modo resistere (GrandAngolo)
- Autore
- Ugo Mancini
- Editore
- Infinito edizioni
- Pubblicazione
- 08/04/2019
- Categorie
Dodici vicende realmente accadute, di ordinaria quotidianità, eppure divenute oggetto di indagini, causa di processi e a volte di dure condanne durante il ventennio fascista.
Storie di donne e di uomini esistiti, riproposti con libertà narrativa nel tentativo di restituire il loro universo interiore, fatto di incertezze e di speranze, di delusioni e di paure, di fronte a un mondo che, con proclami epocali e annunci roboanti, si allontanava sempre più dai loro bisogni reali, rendendo le loro difficoltà ancora più insopportabili.
Storie che ricordano, come un monito, ciò che può accadere a chiunque, nella vita di tutti i giorni, quando l’esistenza del singolo viene subordinata a indefinibili mete o a fumosi interessi superiori o quando per sfuggire alla miseria morale e materiale di un periodo poco felice ci si lascia ammaliare da prospettive mirabolanti, da semplificazioni o da ideologie che individuano la soluzione di tutti i problemi nella lotta apocalittica contro il “nemico” di turno.
“Il libro di Ugo Mancini è non solo una lettura coinvolgente e piacevole, un’ipotesi di teatro vivo, ma anche, soprattutto, un utilissimo e innovativo strumento didattico per aiutare i più giovani a rendersi conto che la storia non sono nomi e date sui libri ma materia che è passata per le loro strade, le loro case, i loro vicini e i loro parenti”. (Alessandro Portelli)
Storie di donne e di uomini esistiti, riproposti con libertà narrativa nel tentativo di restituire il loro universo interiore, fatto di incertezze e di speranze, di delusioni e di paure, di fronte a un mondo che, con proclami epocali e annunci roboanti, si allontanava sempre più dai loro bisogni reali, rendendo le loro difficoltà ancora più insopportabili.
Storie che ricordano, come un monito, ciò che può accadere a chiunque, nella vita di tutti i giorni, quando l’esistenza del singolo viene subordinata a indefinibili mete o a fumosi interessi superiori o quando per sfuggire alla miseria morale e materiale di un periodo poco felice ci si lascia ammaliare da prospettive mirabolanti, da semplificazioni o da ideologie che individuano la soluzione di tutti i problemi nella lotta apocalittica contro il “nemico” di turno.
“Il libro di Ugo Mancini è non solo una lettura coinvolgente e piacevole, un’ipotesi di teatro vivo, ma anche, soprattutto, un utilissimo e innovativo strumento didattico per aiutare i più giovani a rendersi conto che la storia non sono nomi e date sui libri ma materia che è passata per le loro strade, le loro case, i loro vicini e i loro parenti”. (Alessandro Portelli)
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