Le Utopie Rinascimentali - Esempi Moderni Di Polis Perfetta
- Autore
- Charles K. Langford
- Editore
- BookBaby
- Pubblicazione
- 15/04/2019
- Categorie
I cittadini delle città utopiche deI Rinascimento hanno in comune la fiducia nel potere
della ragione e delle virtù morali. Lo scopo di questa tesi è di provare che, malgrado gli
aspetti immaginativi e irrealistici di que ste società utopiche, esse contengono i prodromi
delle società moderne. L'utopia rinascimentale rappresenta un insieme di progetti di nuova convivenza sociale,
sulla base della giustizia e dell'educazione. La penisola italiana dei XVI e dell'inizio deI
XVII secolo ha visto nascere opere che appartengono a questo genere letterario, ispirato
alla Repubblica di Platone e iniziato in Inghilterra con l'opera Utopia (1516) di Thomas
More. Quelle considerate in questa tesi, oltre a Utopia, sono: Il Monda savio e pazzo
(1552) di Francesco Doni, La Città felice (1553) di Francesco Patrizi, La Repubblica
immaginaria (1580) di Ludovico Agostini, La città dei Soie (The City a/the Sun) (1602)
di Tommaso Campanella e Il Belluzzi (1621) di Lodovico Zuccolo.
La tesi esamina queste sei principali opere dal punto di vista del concetto dell'ucronia e
dell'escapismo, delle definizioni di utopia secondo Karl Mannheim, J.C. Davis et Mikhail
Bakhtin, degli elementi religiosi e arcadici, e della relazione tra utopia e satira. La tesi
analizza tre aspetti essenziali delle storie utopiche: la pianificazione urbana, la relazione
tra uomo e donna e l'educazione. Le utopie del Rinascimento rivelano anche due
differenti visioni: una innovatrice, se paragonata alla realtà dell'epoca, e un'altra, posttridentina, orientata verso un ritorno ai valori più tradizionali. La tesi esamina l'influenza dell' opera di More sui testi utopici dei Rinascimento, analizzando e paragonando une serie di terni, come il titolo delle opere, il narratore, i nomi e gli spunti fantastici, Platone,
la proprietà e l'ingiustizia, la scelta della donna e il concetto di bellezza, l'attività
quotidiana, Dio e i principi religiosi, e infine il concetto di legge.
L'utopia rinascimentale contiene vari attributi considerati moderni, quali il senso
utilitaristico della giustizia, il ruolo della donna nella società, la laicità dei governo, la
"razionalità" della guerra, il secolarismo, l'accento posto sull'educazione, la salute, la
perequazione, l'assistenza agli anziani. Contiene pure miopie, quali un modello
economico non realistico e una concezione statica della società.
della ragione e delle virtù morali. Lo scopo di questa tesi è di provare che, malgrado gli
aspetti immaginativi e irrealistici di que ste società utopiche, esse contengono i prodromi
delle società moderne. L'utopia rinascimentale rappresenta un insieme di progetti di nuova convivenza sociale,
sulla base della giustizia e dell'educazione. La penisola italiana dei XVI e dell'inizio deI
XVII secolo ha visto nascere opere che appartengono a questo genere letterario, ispirato
alla Repubblica di Platone e iniziato in Inghilterra con l'opera Utopia (1516) di Thomas
More. Quelle considerate in questa tesi, oltre a Utopia, sono: Il Monda savio e pazzo
(1552) di Francesco Doni, La Città felice (1553) di Francesco Patrizi, La Repubblica
immaginaria (1580) di Ludovico Agostini, La città dei Soie (The City a/the Sun) (1602)
di Tommaso Campanella e Il Belluzzi (1621) di Lodovico Zuccolo.
La tesi esamina queste sei principali opere dal punto di vista del concetto dell'ucronia e
dell'escapismo, delle definizioni di utopia secondo Karl Mannheim, J.C. Davis et Mikhail
Bakhtin, degli elementi religiosi e arcadici, e della relazione tra utopia e satira. La tesi
analizza tre aspetti essenziali delle storie utopiche: la pianificazione urbana, la relazione
tra uomo e donna e l'educazione. Le utopie del Rinascimento rivelano anche due
differenti visioni: una innovatrice, se paragonata alla realtà dell'epoca, e un'altra, posttridentina, orientata verso un ritorno ai valori più tradizionali. La tesi esamina l'influenza dell' opera di More sui testi utopici dei Rinascimento, analizzando e paragonando une serie di terni, come il titolo delle opere, il narratore, i nomi e gli spunti fantastici, Platone,
la proprietà e l'ingiustizia, la scelta della donna e il concetto di bellezza, l'attività
quotidiana, Dio e i principi religiosi, e infine il concetto di legge.
L'utopia rinascimentale contiene vari attributi considerati moderni, quali il senso
utilitaristico della giustizia, il ruolo della donna nella società, la laicità dei governo, la
"razionalità" della guerra, il secolarismo, l'accento posto sull'educazione, la salute, la
perequazione, l'assistenza agli anziani. Contiene pure miopie, quali un modello
economico non realistico e una concezione statica della società.
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