Massimo Riva vive!: La vita spericolata di Massimo Riva da Zocca
- Autore
- Claudia Riva
- Editore
- Baldini&Castoldi
- Pubblicazione
- 03/05/2019
- Categorie
Pur essendo trascorsi ormai vent’anni dalla sua morte, Massimo Riva continua a essere amatissimo: da quel maledetto 31 maggio 1999, Vasco Rossi non ha mai fatto un concerto senza ricordarlo. E nello show dei record, quello a Modena Park il 1° luglio 2017, ha voluto che la sua chitarra, la mitica Gibson SG che Massimo acquistò a rate da Maurizio Solieri e che ha usato in tutti i suoi concerti e nei dischi che ha inciso, fosse suonata su quel palco, quasi a testimoniare una sorta di presenza «fisica» di quello scricciolo dotato di un’energia pazzesca che se ne era andato a soli 36 anni. 36 anni, però, vissuti «al massimo».
Oltre che chitarrista, Massimo è stato il pupillo di Vasco: entrambi di Zocca, hanno iniziato a frequentarsi già ai tempi della mitica Punto Radio.
Magro come un chiodo, i capelli lunghi, le magliette strappate, lo sguardo spiritato, quel sorriso beffardo, birra in mano e sigaretta tra le labbra. Massimo era fatto così, si divertiva a provocare. E pazienza se ogni tanto ne combinava una un po’ più grossa del solito e Vasco lo licenziava (nel vero senso della parola). Tanto sapeva che per lui era come un figlio e presto o tardi l’avrebbe perdonato.
Staccatosi da Vasco, tentò l’avventura solista, prima con la Steve Rogers Band, poi da solo. E in questa fase ci sono collaborazioni con Enrico Ruggeri, Elio e le Storie Tese, Sabrina Salerno: nel libro ci sono anche le loro testimonianze. Così come ci sono, ovviamente, quelle di tutti i musicisti che hanno collaborato con lui (tra cui Maurizio Solieri, Andrea Innesto, Claudio «Gallo» Golinelli) e di chi lo ha conosciuto bene.
Questa biografia racconta una storia senza veli.
Perché se fosse stato lui a scrivere queste pagine, le avrebbe volute esattamente così. Schiette, palpitanti, sincere, emozionanti, intrise del rock che amava...vent’anni dalla prematura scomparsa, la vita spericolata di un rimpianto
componente della combriccola del Blasco.
Un libro imperdibile per tutti i fan di Vasco Rossi.
Oltre che chitarrista, Massimo è stato il pupillo di Vasco: entrambi di Zocca, hanno iniziato a frequentarsi già ai tempi della mitica Punto Radio.
Magro come un chiodo, i capelli lunghi, le magliette strappate, lo sguardo spiritato, quel sorriso beffardo, birra in mano e sigaretta tra le labbra. Massimo era fatto così, si divertiva a provocare. E pazienza se ogni tanto ne combinava una un po’ più grossa del solito e Vasco lo licenziava (nel vero senso della parola). Tanto sapeva che per lui era come un figlio e presto o tardi l’avrebbe perdonato.
Staccatosi da Vasco, tentò l’avventura solista, prima con la Steve Rogers Band, poi da solo. E in questa fase ci sono collaborazioni con Enrico Ruggeri, Elio e le Storie Tese, Sabrina Salerno: nel libro ci sono anche le loro testimonianze. Così come ci sono, ovviamente, quelle di tutti i musicisti che hanno collaborato con lui (tra cui Maurizio Solieri, Andrea Innesto, Claudio «Gallo» Golinelli) e di chi lo ha conosciuto bene.
Questa biografia racconta una storia senza veli.
Perché se fosse stato lui a scrivere queste pagine, le avrebbe volute esattamente così. Schiette, palpitanti, sincere, emozionanti, intrise del rock che amava...vent’anni dalla prematura scomparsa, la vita spericolata di un rimpianto
componente della combriccola del Blasco.
Un libro imperdibile per tutti i fan di Vasco Rossi.
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