Cesare Amé e i suoi agenti: L'intelligence italiana nella Seconda guerra mondiale
- Autore
- Gabriele Bagnoli
- Editore
- Idrovolante Edizioni
- Pubblicazione
- 06/05/2019
- Categorie
Sulla partecipazione italiana al Secondo conflitto mondiale tanto è stato scritto. E tanto si scriverà ancora. Poco, però, è stato detto sulle attività di intelligence condotte dal nostro Paese durante la guerra.
A partire dal 1940 e fino all’8 settembre 1943 alla guida del Servizio Informazione Militare c’è stato il Generale Cesare Amé, che lo riorganizzò in modo tale da dare vita, per la prima volta in Italia, a un Servizio segreto strutturato e radicato secondo forme e schemi moderni.
Attivo in tutti teatri dove ebbero ad operare le nostre forze armate, il SIM di Amé creò numerose reti informative, si avvalse di informatori e agenti sul campo e spiò costantemente le reti nemiche in Italia, mettendo anche a segno colpi di mano degni dello 007 descritto da Ian Fleming.
A partire dal 1940 e fino all’8 settembre 1943 alla guida del Servizio Informazione Militare c’è stato il Generale Cesare Amé, che lo riorganizzò in modo tale da dare vita, per la prima volta in Italia, a un Servizio segreto strutturato e radicato secondo forme e schemi moderni.
Attivo in tutti teatri dove ebbero ad operare le nostre forze armate, il SIM di Amé creò numerose reti informative, si avvalse di informatori e agenti sul campo e spiò costantemente le reti nemiche in Italia, mettendo anche a segno colpi di mano degni dello 007 descritto da Ian Fleming.
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