ANTICHE ROCCHE E CASTELLI FRA APPENNINO EMILIANO E PREALPI LOMBARDE
- Autore
- Alfredo Morosetti
- Editore
- DC&E
- Pubblicazione
- 18/05/2019
- Categorie
Si procede, quindi, fino alla sponda lecchese del lago di Como, dove troviamo paesaggi e scorci, fra lago e monti, d’ impareggiabile bellezza, come ad esempio a Perledo, sopra Varenna, nei pressi del quale ci sono i ruderi del castello di Vezio.
Si prosegue lungo i primi rilievi prealpini del bergamasco e del bresciano, dove troviamo, alcuni piccoli castelli interessanti sotto il profilo architettonico e storico, perché estranei al sistema tipico di costruzione che troviamo invece universalmente diffuso in pianura. Da qui scendiamo, fra Adda e Oglio, fino al Po, attraversando l’area sicuramente più interessante, sotto il profilo storico, perché fu la zona di confine fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, e dove, per tutto il secolo XV, si condusse, fra questi due Stati, una guerra sistematica per l’egemonia sulla Penisola. Qui troviamo non solo imponenti rocche, per lo più in ottimo stato di conservazione, ma le tracce della memoria storica dei personaggi che furono i protagonisti delle vicende politiche e militari dell’epoca, e cioè Filippo Maria Visconti, il conte di Carmagnola, Bartolomeo Colleoni, Francesco Sforza.
Arriviamo quindi fino al Po e lo oltrepassiamo, per esplorare la ‘Bassa’ piacentina e parmense. L’incanto di queste terre basse è straordinario non solo per la presenza del Po, che è non solo e non tanto un fiume, ma il nome di una particolarissima e millenaria cultura popolare, bensì per la presenza di piccole cittadine che possono definirsi non borghi o paesi di campagna, ma vere e proprie piccole città di corte. Intendiamo Soragna, San Secondo, Fontanellato, con i loro splendidi castelli, perfettamente in armonia con il nucleo urbano del centro storico.
Infine, per chiudere il cerchio e concludere il nostro percorso, saliremo fino alle primi pendici appenniniche, dove avremo ancora modo di fare conoscenza di luoghi davvero unici, sia per l’aspetto paesaggistico, sia per l’aspetto storico e architettonico.
Le vallate del Ceno, dell’Arda, del Nure e del Tidone ci offriranno scorci di un paesaggio collinare che possono reggere il confronto con qualsiasi altro celebrato paesaggio campestre e collinare dell’Italia centrale. Allo stesso modo, incontreremo piccoli borghi medioevali e possenti manieri che rinnoveranno l’emozione estetica che si genera in noi ogniqualvolta vediamo che le costruzioni umane si ergono sul territorio loro circostante con tanta grazia e armonia da farle apparire quasi elementi naturali di quello stesso paesaggio.
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