Ci rido sopra
- Autore
- Tommy Kuti
- Editore
- Rizzoli
- Pubblicazione
- 25/06/2019
- Categorie
Questo libro è il racconto personale di un ragazzo con la pelle nera, nato in Nigeria e cresciuto nel quartiere multietnico I Cinque Continenti a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Un ragazzo che parla perfettamente italiano e inglese perché ha frequentato le scuole del nostro Paese e poi è andato a laurearsi a Cambridge. E, come se questo non bastasse, oggi fa il rapper in Italia e ha sfondato con il singolo #Afroitaliano.
Ma questo libro è anche altro. Dà voce a quella nuova leva, vitalissima e gagliarda, che sono gli italiani di seconda generazione, ragazzi che spesso si sono "fatti le ossa" (o se le sono spaccate, fuck!) affrontando il razzismo, esplicito o strisciante. Ragazzi che studiano e lavorano, mangiano pasta al pomodoro e che, come rappa Kuti, la prima volta che hanno detto "ti amo" l'hanno fatto in italiano.
Tommy, parlando di sé, parla di tutti loro, con un tono brillante nella forma e serio nei contenuti. In un percorso a 360° passa dalle difficoltà adolescenziali a relazionarsi con le ragazze bianche al disagio e alla rabbia di fronte alle mille sfumature diverse che può assumere il razzismo, per poi scandagliare temi profondi come la ricerca della propria identità, il rapporto con i soldi, la politica e la religione.
E il finale? È un happy ending con un messaggio positivo per tutti, specialmente per i coetanei: credete in voi stessi, dietro ogni risultato ci sono impegno e fatica, studiate e tiratevi su le maniche. Chiunque può farsi la propria strada! Bitch!
Ma questo libro è anche altro. Dà voce a quella nuova leva, vitalissima e gagliarda, che sono gli italiani di seconda generazione, ragazzi che spesso si sono "fatti le ossa" (o se le sono spaccate, fuck!) affrontando il razzismo, esplicito o strisciante. Ragazzi che studiano e lavorano, mangiano pasta al pomodoro e che, come rappa Kuti, la prima volta che hanno detto "ti amo" l'hanno fatto in italiano.
Tommy, parlando di sé, parla di tutti loro, con un tono brillante nella forma e serio nei contenuti. In un percorso a 360° passa dalle difficoltà adolescenziali a relazionarsi con le ragazze bianche al disagio e alla rabbia di fronte alle mille sfumature diverse che può assumere il razzismo, per poi scandagliare temi profondi come la ricerca della propria identità, il rapporto con i soldi, la politica e la religione.
E il finale? È un happy ending con un messaggio positivo per tutti, specialmente per i coetanei: credete in voi stessi, dietro ogni risultato ci sono impegno e fatica, studiate e tiratevi su le maniche. Chiunque può farsi la propria strada! Bitch!
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