Roberto Tozzini
Ho sempre amato scrivere. Avevo buoni voti in italiano. Scrivevo dei bei pensierini prima, dei buoni temi poi. Mi dilettavo a comporre poesie, come un po' tutti quanti e poi, verso i quindici anni, iniziai a scrivere canzoni. Non avevo mai studiato la musica e allora strimpellavo sulla chitarra quei pochi accordi conosciuti e ci intessevo dei testi che venivano giudicati interessanti dagli amici. Il vizio non l’ho perso neppure oggi e, qualche volta, scrivo una canzone, più per me che per gli altri. E poi il gusto di narrare mi ha portato a scrivere libri. Devo dire che non è stato facile passare dall’ermetismo dei testi cantautorali a uno stile ben più dettagliato, complesso e dilatato, tipico di un romanzo. Quando sei abituato a comprimere tutto un concetto in pochi stringatissimi versi, non ti rendi conto di quanto si possa raccontare oltre quella essenzialità. L’inizio del mio primo romanzo fu un disastro. Dopo venti pagine non sapevo più cosa dire. Tutto mi sembrava esageratamente ampliato. Ho impiegato dieci anni per terminarlo, fra cancellazioni e riscritture, con momenti in cui ero convinto di abbandonare il progetto e attimi di euforia creativa. Poi, alla fine del 2018, è andato in porto. Ora scrivo con maggiore enfasi, con il gusto di raccontare ad altri ciò che i miei personaggi dettano alla mia mente e per i quali io opero da umile scrivano, forse da cantastorie. Raccolgo quanto loro mi suggeriscono e ne compongo una storia raccontata in modo corretto, senza gli errori e le sovrapposizioni che in certi momenti, beffardamente, mi vengono consigliati. Senza le soste di settimane in cui sembrano essersi volatilizzati non solo i pensieri, ma i personaggi stessi. In quei periodi temo che non ritornino a parlarmi, a narrarmi le loro storie. Non saprò mai se sono vere o false. Non più di ciò che mi viene confidato dagli esseri umani. So, però per certo, una cosa. Non cercano mai di convincermi a creder loro ma spesso, nel raccontare, dimostrano di non dubitare di quelle storie e di averle in qualche modo vissute o sentite raccontare da altri. Non so se tutto è frutto della fantasia di scrittore o se quei personaggi aleggiano misteriosamente nella mia mente provenienti da altre realtà. Non lo saprò mai, credo. Ma tutto questo ha così poca importanza.
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I libri pubblicati da Roberto Tozzini
Via dall'eternità
Il romanzo si svolge a Firenze, città natale dell’autore e in una parte nascosta del “mondo”. Adamo ne è il protagonista. Quarantenne, in crisi coniugale dopo la nascita di una splendida figlia, si trova catapultato all’improvviso in una realtà completamente diversa, dove viene messo a dura prova il suo amore indissolubile, ormai ritenuto unico, verso il …