Giorgio Manganelli
Emigrazioni oniriche: Scritti sull’arte di Giorgio Manganelli
«Che bello non essere di professione critico d’arte, ma andar vagabondando ad adocchiare tele e disegni, e dir sciocchezze» proclama Manganelli nell’affrontare la pittura del Pitocchetto. In effetti, sarebbe arduo ravvisare in lui la serietà benpensante dello specialista: diffida dei musei, frutto di «una macchinazione, una prepotenza, una frode»; ...
Lettere senza risposta di Giorgio Manganelli
In questo libro sono raccolti due gruppi di lettere senza risposta, che dialogano da lontano in modo obliquo e inatteso: le lettere d’amore inedite indirizzate da Giorgio Manganelli a Viola Papetti; e quelle che Maria Corti, la grande italianista, chiese a Viola Papetti dopo la morte dello scrittore per raccontarle Manganelli: un Manganelli privato, se cosí si può definire un essere tanto ...
La notte (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Per lunghi anni, mentre «le autorità politico-religiose» erano «riunite in conclave estetico, per decidere se la letteratura» fosse «fatua o semplicemente criminosa», Giorgio Manganelli esplorò instancabilmente quella che qui viene definita «sostanza notte» – da non confondere con la «notte accidentale» che tutti conosciamo, «cosa senza paragone diversa». Una notte integra e compatta, che ha «...
Salons (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Nel 1986 l’editore Franco Maria Ricci sottopose allo sguardo di Giorgio Manganelli immagini disparate: tabacchiere e stemmi come celebri quadri e affreschi, vetri preziosi e fotografie, disegni e frammenti di templi. Immobile al suo tavolo di scrittore, Manganelli elaborava prosa sulla base di queste immagini, scriveva cronache di visite immaginarie come un nuovo Diderot che ci offra resoconti ...
Lunario dell'orfano sannita (Piccola biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Fu un incontro micidiale e memorabile, quello fra la scrittura di Giorgio Manganelli e la realtà di tutti i giorni. Il fiammeggiante teorico della letteratura come essere autosufficiente e barricato in se stesso contro ogni pretesa della realtà investiva ora con temerarie incursioni ogni sorta di plaghe del mondo circostante – oltre tutto scegliendole dispettosamente fra quelle meno frequentate...
Encomio del tiranno: Scritto all'unico scopo di fare dei soldi (Fabula) di Giorgio Manganelli
Più volte, nell’opera di Manganelli, era affiorata la figura del Buffone, come del personaggio che è il luogo naturale della letteratura e di ogni invenzione di storie. Ma solo in questo libro il Buffone si presenta direttamente sulla scena e parla da capo a fondo, in un romanzo che contiene in sé tanti romanzi (fra cui un irresistibile romanzo di spionaggio), come se la voce narrante, che ...
Il presepio (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Esiste, certamente, una felicità natalizia – ma essa è intrecciata indissolubilmente a una «infelicità natalizia». Ogni vera festa è gioiosa e angosciosa – e perderebbe senso se uno solo dei suoi elementi prevalesse sino a far dimenticare l’altro. Mai questo appare con evidenza così provocatoria come per il Natale, poiché «si sa che al Natale non si dà fuga; in nessun modo». Anni fa (non ...
UFO e altri oggetti non identificati (Future Fiction Vol. 13) di Giorgio Manganelli
In questo volume si raccolgono, per la prima volta in digitale, gli scritti dedicati da Giorgio Manganelli (tra il 1972 e il 1990) al fantastico, agli UFO, alla fiaba, alla fantascienza, all'elettronica, agli automi, ai telefoni, insomma a tutto quello che secondo l'autore costituisce il territorio del mito moderno. L'idea del futuro, come l'idea del telefono o dell'astrologia, gli suscitano ...
La palude definitiva (Fabula) di Giorgio Manganelli
Questo romanzo, l’ultimo scritto da Giorgio Manganelli prima della morte nel 1990, è tutto una visione corrusca, l’allucinazione di un teologo, la ricognizione di un luogo «in cui è difficile entrare e impossibile uscire». Questo luogo è detto «la palude definitiva», ma non ha altro nome. Vi entra chi ha commesso una colpa, ma non sa quale. A mano a mano che seguiamo il narratore e il suo ...
Hilarotragoedia (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
«Il libretto che qui si presenta è, propriamente, un trattatello, un manualetto teorico-pratico; e, come tale, ben si sarebbe schierato a fianco di un Dizionarietto del vinattiere di Borgogna, e di un Manuale del floricultore: testi, insomma, nati da lunga e affettuosa frequentazione della materia, compilati con diligente pietas da studiosi di provincia, socievoli misantropi, mitemente fanatici...
Nuovo commento (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Se volessimo dividere in fasi l’opera di Manganelli, il "Nuovo commento" (1969) apparterrebbe sicuramente a quella che potremmo definire «eroica», in cui lo scrittore, impugnata una lancia istoriata di segni, tentò di raggiungere il luogo da cui sgorgano i segni stessi, vero «pozzo natale e mortale», nonché «sole nero» di ogni scrittura. Presupposto vertiginoso e altamente astratto, da cui però...
Agli dèi ulteriori (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
«Che io sia Re, mi pare sia cosa da non dubitare. V’è in me un modo regale di pensare, di opinare, di fantasticare, che non finisce di stupirmi e di allietarmi. Non riesco a pensare a cose umili e povere; ogni cosa deve avere un nome, collocarsi in una gerarchia, incedere o strisciare, ma in modo emblematico. Penso alle aquile; specie al primo dilùcolo, nel silenzio tra notte e giorno, nel ...
Ti ucciderò, mia capitale (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Avventurandosi in questa silloge di scritti inediti, stesi fra il 1940 e il 1982, chiunque pensasse di conoscere Manganelli dovrà ricredersi, giacché l’intera sua produzione risulta illuminata come da una luce radente – quella che emana da un laboratorio segreto e pieno di sorprese. A partire dal tenebroso racconto che dà il titolo al volume: «M’ero disegnato il suo corpo come una mappa, con ...
L'isola pianeta (Piccola biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Per anni, quando i suoi viaggi erano soprattutto quelli dell’autobus romano 60, da via Nomentana a piazza San Silvestro, Manganelli coltivò un sogno temerario: spingersi fino alle isole Fær Øer. Nel 1978, vincendo timori e angosce, con una valigia munita di tutto quanto a un frequent flyer non potrebbe che apparire inessenziale – un Dickens come amuleto e «blande mani chimiche» che sappiano ...
Dall'inferno (Biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Insieme incuriosito e angosciato dalla supposizione di essere morto («per estenuazione» o «per un cedimento dell’anima»), il consueto, metamorfico Soggetto dei libri di Manganelli si trova questa volta nel luogo estremo per definizione: in un inferno o meglio in un aldilà dai tratti sfuggenti e contraddittori, un universo dal «tepore malato e torbido» ove un frastornante alternarsi di tenebre ...
Vita di Samuel Johnson (Piccola biblioteca Adelphi) di Giorgio Manganelli
Marcel Schwob ha scritto che se Boswell fosse riuscito a concentrare in dieci pagine la sua monumentale "Vita di Samuel Johnson", avrebbe dato alla luce l’opera d’arte tanto attesa. Quasi raccogliendo la sfida, Giorgio Manganelli scrisse nel 1961 questo trattatello, che rappresenta una stupefacente ‘biografia sintetica’ e insieme un geniale ritratto collettivo dove – sullo sfondo di una Londra ...
Centuria (Biblioteca Adelphi Vol. 308) di Giorgio Manganelli
«Il presente volumetto racchiude in breve spazio una vasta ed amena biblioteca; esso infatti raccoglie cento romanzi fiume, ma così lavorati in modi anamorfici, da apparire al lettore frettoloso testi di poche e scarne righe. Dunque, ambisce ad essere un prodigio della scienza contemporanea alleata alla retorica, recente ritrovamento delle locali Università. Libriccino sterminato, insomma; a ...