Cavalleria rusticana (edizione completa)

Nacque come episodio del romanzo I Malavoglia (1881) ma fu pubblicato come racconto a sé stante sul Fanfulla della Domenica del 14 marzo 1880. Nello stesso anno confluì nella raccolta di novelle Vita dei Campi (1880), pubblicata presso l’editore Treves di Milano. Verga ne ricavò poi un dramma in un solo atto, Cavalleria rusticana. Scene popolari, rappresentato con successo al Teatro Carignano di Torino il 14 gennaio 1884. Nel 1890 Pietro Mascagni lo tradusse musicalmente su libretto di Giovanni Torgioni-Tozzetti e Guido Menasci.

In Cavalleria rusticana “l’eroe” Turiddu torna nel suo paese dal servizio militare e si ritrova in una realtà che sente estranea, con la quale l’unico legame è la silenziosa figura materna. Lola, la donna che ama da sempre, è ormai sposata con il carrettiere Alfio. Passione e gelosia lo portano ad innescare la tragedia, che culmina con il duello tra i due rivali, nel quale la vendetta del marito offeso nell’onore si consuma e in cui Turiddu perde la vita.

Solamente in questa novella e ne La Lupa (1880) Verga è riuscito a rappresentare in modo così ampio e profondo i temi della passione, della repressione, il triangolo amoroso e il delitto d’onore. La tensione e i toni sono forti, i personaggi sono pochi e la narrazione è rapida.

Nella versione teatrale, del 1884, l’attenzione si sposta principalmente su Santuzza, la nuova fidanzata del protagonista, e si passa dal duello d’onore al dramma privato di questa figura femminile.

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