Infanzia berlinese: intorno al millenovecento (Letture Einaudi Vol. 3)
- Autore
- Walter Benjamin
- Editore
- EINAUDI
- Pubblicazione
- 16/06/2015
- Categorie
Infanzia berlinese consiste di miniature che evocano singole strade, persone, oggetti, intérieurs. Non c'è dubbio che chi si accinge a scrivere cose di questo tipo è, come Proust, di cui Benjamin fu traduttore, alla ricerca del tempo perduto. Ma il tema di Proust e quello di Benjamin sono davvero lo stesso? Le loro ricerche del tempo perduto perseguono il medesimo obiettivo? Proust cerca il passato per sfuggire al tempo, e ciò significa soprattutto: al futuro, ai suoi pericoli, alle sue minacce, la cui minaccia estrema è la morte. Benjamin, al contrario, nel passato cerca il proprio futuro. I luoghi a cui lo riconduce il suo rammemorare hanno quasi tutti «i tratti dell'avvenire». E non è casuale che il suo ricordo colga una figura dell'infanzia «nel ruolo del veggente che predice il futuro». Proust presta attenzione al risuonare del passato, Benjamin a ciò che anticipa un futuro che, nel frattempo, è diventato a sua volta passato. A differenza di Proust, Benjamin non vuole liberarsi della temporalità, non vuole osservare le cose nella loro essenza astorica ma aspira all'esperienza e alla conoscenza storica.
Dal saggio di Peter Szondi
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