Un dramma borghese (Fabula)

Questo romanzo è la storia dell’amore impossibile fra un padre e una figlia che quasi non si conoscono e si ritrovano insieme, per qualche settimana, in un albergo sul lago di Lugano. Il padre è il corrispondente da Bonn di un grande giornale di Milano (in cui sarà facile riconoscere il «Corriere della Sera»), uomo disincantato, lucido, pieno di soprassalti della memoria, di idiosincrasie, di occultate amarezze e nostalgie, ma al tempo stesso con qualcosa di eternamente adolescente, agile e acerbo; la figlia è una ragazza di diciotto anni, che è stata messa in collegio dopo la morte della madre e ben poco ha visto del mondo, ma vive una sua vita intensa di fantasticherie grandiose, di passioni sospese e avvolgenti. La loro convivenza in albergo sviluppa, si può dire fatalmente, un terribile amore: soprattutto da parte della figlia, prorompente e ingenua, eppure dotata di una strana maturità, che rende il rapporto col padre tanto più paradossale. Questa figlia, infatti, non gli si vuole offrire come amante, ma come moglie, e oltre tutto come una moglie protettiva, conscia di quel lato infantile che al padre, poi, appartiene realmente. Diviso fra l’attrazione e la ripulsa per questa «calamità» che si abbatte sulla sua vita, mentre tenta vanamente di fare chiarezza in se stesso e nel suo passato, il padre crede di sfuggire all’incesto buttandosi in una rapida avventura con un’amica della figlia. Ma questo non farà che aiutare il gioco a precipitare nel dramma.
La vicenda ha luogo in un tempo sospeso, che può essere anche oggi. Il décor svizzero è accennato con pochi, sapientissimi tocchi, come anche una certa atmosfera di morosità lacustre in cui è immersa la vicenda. Domina, invece, l’opera paziente dello scandaglio psicologico, l’indagine sulle ombre della psiche, sui guizzi dei desideri, e in questo Morselli si muove con la stessa precisione e sicurezza con cui sapeva ricostruire l’operazione militare di cui si parla in "Contro-passato prossimo". Spostando continuamente la luce dal giornalista, convinto di essere corazzato dall’esperienza, alla giovane figlia, che alla vita non ha fatto ancora in tempo neppure a esporsi, Morselli riesce a delineare con straordinaria finezza quella zona intermedia in cui questi due personaggi, fino allora vissuti in mondi senza contatto, si incontrano e si scoprono fino a scoprirsi complici e a spaventarsi della propria complicità, sfuggendola e ricadendovi in un circolo senza uscita.
"Un dramma borghese", che risale ai primi anni Sessanta, apparve per la prima volta nel 1978.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Guido Morselli

Dissipatio H.G. (Fabula Vol. 3)

Dissipatio H.G. (Fabula Vol. 3) di Guido Morselli

Ultimo romanzo di Morselli, di pochi mesi precedente la sua tragica scomparsa, "Dissipatio H.G." (dove H.G. sta per Humani Generis) è anche il suo libro più personale e segreto, l’unico dove questo maestro del mimetismo ha scelto di porsi direttamente sulla scena. E lo ha fatto in modo così illuminante ed emblematico da far pensare a una confessione che valga da consapevole gesto di congedo. Il...

Contro-passato prossimo: Un'ipotesi retrospettiva

Contro-passato prossimo: Un'ipotesi retrospettiva di Guido Morselli Adelphi

Questo romanzo, forse il più sottilmente paradossale e ragionato di Guido Morselli, invece che a un possibile futuro ci guida a un «contro-passato prossimo» pieno di sorprese. Come avvenne che la Prima guerra mondiale fu vinta, non già dalle potenze dell’Intesa, e con esse dall’Italia, ma da quelle degli Imperi Centrali? E come si svolse la sconcertante "Edelweiss Expedition", fulminea, ...

Diario (La collana dei casi)

Diario (La collana dei casi) di Guido Morselli Adelphi

A partire dal 1938, e fino alla morte, avvenuta nel luglio del 1973, Guido Morselli tenne un diario, dove annotava le sue riflessioni sui temi più svariati. Con il suo atteggiamento di eterno dilettante, che doveva poi rivelarsi, dopo la morte, un talento ben più saldo di quello di tanti suoi illustri contemporanei, Morselli prende spunto dalle sue letture, dagli incontri, dai fatti della sua ...

Il comunista (Fabula)

Il comunista (Fabula) di Guido Morselli Adelphi

"Il comunista" racconta un caso di dissenso ideologico, ma non è un romanzo ideologico. Anche se è impressionante l’anticipo con cui questo romanzo, scritto nel 1964-65, tocca problemi e prospettive degli anni successivi, bisogna dire che qui a Morselli preme soprattutto ricomporre uno strato di realtà, un agglomerato di psicologie, di modi di vita, di affinità e di conflitti all’ombra di via ...

Incontro col comunista (Piccola biblioteca Adelphi)

Incontro col comunista (Piccola biblioteca Adelphi) di Guido Morselli Adelphi

Nella Milano dell’ultima guerra, l’amore fra un operaio metallurgico e una signora borghese. Lei è una giovane vedova che vive in un ambiente agiato, blandamente colto, e scrive romanzi descrivendo «in centinaia di pagine l’amore delle sue simili», ma senza averne molta esperienza; lui è membro del partito comunista clandestino, brusco, aspro, determinato, uno sconcertante prodotto del «...

Uomini e amori

Uomini e amori di Guido Morselli

Nella Milano dei primi anni Quaranta, straordinariamente presente nelle atmosfere e in piccoli tocchi di somma precisione, si disegnano le storie sentimentali ed erotiche del medico Saverio Maggio e di sua moglie Nene, del giovane pittore Vito Cambria, di Lucia Weiss, sua compagna, e di Marina Danzi, sensuale musa di Vito. Tra sedute di posa, rappresentazioni teatrali e serate mondane, le ...