Il Tao del sesso: La storia di Wu Zhao (I romanzi Vol. 1)

Wu Zhao (ca. 624-705) è probabilmente l’unica donna che regnò da sola in Cina, per virtù propria e con enorme potere, fondatrice di una sua Dinastia. Intrighi di corte e relazioni sessuali speciali caratterizzano la sua storia. Donna avvenente e spregiudicata, in forte anticipo sul suo tempo, sfruttò il suo corpo e la sua intelligenza politica per travolgere gli ostacoli sul suo cammino. Un dato che storici misogini, in parte confuciani, non le hanno perdonato. Questo libro è il romanzo della sua vicenda esistenziale, da cui emergono tratti inediti, oltre alle perversioni e le passioni: le sue inclinazioni spirituali, per esempio, la vocazione al buddhismo e a pratiche iniziatiche taoiste. È vero che fu spietata, e che non esitò a distruggere perfino i figli, per brama di potere? Che si servì degli uomini più in vista del suo tempo per esautorarne l’autorità? O era una donna sola, che si sforzò di emergere in un mondo dominato dal maschilismo? A questo e altri interrogativi risponde questo romanzo, tentando di farne emergere la complessa personalità dalle mille sfaccettature. Non tanto un tentativo di riabilitarne la figura storica, quanto piuttosto di sviscerarne ambivalenze e fragilità, mostrando Wu Zhao come un personaggio umano, nonostante tutto. La sua vicenda, relegata a una parentesi dell’epoca Tang, apparirà al lettore straordinariamente attuale. L’autore è un noto orientalista italiano, ricercatore universitario, che ha scritto e pubblicato molto sul pensiero e la cultura cinese.

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