Il Principe

Per raggiungere il fine di conservare e potenziare lo Stato, viene popolarmente e speculativamente attribuita a Machiavelli la massima "il fine giustifica i mezzi" secondo la quale qualsiasi azione del Principe sarebbe giustificata, anche se in contrasto con le leggi della morale. Questa attribuzione, è perlomeno dubbia dato che non trova riscontro nel Principe e nemmeno in altre opere dell'autore e dato che, in merito a questa questione, vi sono elementi contraddittori all'interno dell'opera.

Tale aforisma potrebbe, forzandone l'interpretazione, essere dedotto in questo passaggio:

« ... e nelle azioni di tutti li uomini, e massime de’ principi, dove non è iudizio da reclamare, si guarda al fine. Facci dunque uno principe di vincere e mantenere lo stato: e mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e da ciascuno lodati. »
(N. Machiavelli, Il Principe, cap. XVIII)
Pur non essendo letteralmente uguale a quella che conosciamo, il senso è evidentemente molto simile alla sua forma popolare. Il punto è che nel testo del Principe la frase è riferita espressamente ad azioni legate alla ragion di stato, dunque generalizzarla a qualunque fine, il più onesto ma anche il più immondo, è una deformazione piuttosto grossolana e fuorviante.

Machiavelli in un altro passaggio, sempre in riferimento al Principe, spiega che cosa sia la pazzia, contraddicendo in parte quanto detto sopra:

« perché un principe che può fare quello che vuole è un pazzo; un popolo che può fare ciò che vuole non è savio. »
(N. Machiavelli, Opere complete, Alcide Parenti, Editore-Libraio, Firenze, 1843, cit., p. 313)
Perciò è pazzo colui che crede di poter dire e di poter fare quello che vuole. In altre parole è pazzo colui che pensa che il fine giustifichi i mezzi.

In Machiavelli, la salvezza dello Stato è necessaria e deve venire prima delle personali convinzioni etiche del Principe, poiché egli non è il padrone, bensì il servitore dello Stato.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Niccolò Machiavelli

Favola di Belfagor arcidiavolo

Favola di Belfagor arcidiavolo di Niccolò Machiavelli E-text

La Favola di Belfagor Arcidiavolo è l’unica novella nota di Niccolò Machiavelli. Fu scritta tra il 1518 e il 1527 ed è conosciuta anche con il titolo Belfagor arcidiavolo o Il demonio che prese moglie. Ambientata al tempo di Carlo d’Angiò re di Napoli, si presenta come una sagace satira contro i costumi della Firenze di quegli anni e si inserisce nella tradizione antifemministica, popolare e ...

Mandragola (Libri da premio)

Mandragola (Libri da premio) di Niccolò Machiavelli Nobel

Questa commedia scritta probabilmente tra il 1514 e il 1518 è considerata il capolavoro assoluto del teatro cinquecentesco italiano: si compone di cinque atti più un prologo ed è, in pieno stile machiavellico, una satira gustosa e tagliente sulla corruzione che impregnava la classe politica e la società italiana dell'epoca. Trasposta anche in due versioni cinematografiche, con la caratteristica...

Il Principe

Il Principe di Niccolò Machiavelli BookRix

Il Principe" (titolo originale in lingua latina: "De Principatibus", lett. "Sui Principati") è un trattato di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime (spesso superficialmente interpretate) sono ...

Il principe

Il principe di Niccolò Machiavelli UTET

Il Principe è l’opera «più letta e discussa, esaltata e vituperata, amata e odiata della letteratura politica di tutti i tempi». Questa definizione dello storico Federico Chabod non è esagerata, se si considera che l’opuscolo è all’origine della trattatistica politica moderna, e rende bene l’idea della fondamentale importanza che il trattato di Machiavelli ha avuto nell’evoluzione del pensiero ...