La preda (eNewton Classici)

Introduzione di Maria Nadotti

Traduzione di Marco Rinaldi



Edizione integrale




È Jean-Luc Daguerne la preda che dà il titolo a questo romanzo, scritto da Irène Némirovsky nel 1938. Preda di un’ambizione sfrenata, della rincorsa al successo, di un desiderio di rivalsa che non ammette tregua. Nella Parigi della metà degli anni Trenta, quest’uomo arriva dalla periferia alla ricerca del proprio posto nel mondo, ansioso di un riscatto che intende guadagnare a qualsiasi prezzo. Conquista il cuore della figlia del banchiere Sarlat, nonostante ella sia sposa promessa di un altro. Non lo ferma neanche la piena consapevolezza della propria infelicità coniugale. Diventa l’uomo di fiducia del notabile Calixte-Langon, inseguendo il potere politico con la promessa di una brillante carriera parlamentare. E il suo sogno di una vita di ricchezze e di lusso si rivela per quello che è: nient’altro che un sogno.



Irène Némirovsky

Nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove ad agosto, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese. La Newton Compton ha pubblicato anche Due; Come le mosche d’autunno - Il ballo; Il vino della solitudine; I cani e i lupi; Il calore del sangue - Il malinteso; Jezabel; Il signore delle anime; David Golder; I fuochi dell’autunno, La preda e la raccolta I capolavori.

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