La Signora Dalloway (Classici)


La signora Dalloway è un romanzo scritto da Virginia Woolf nel 1925, racconta la giornata della protagonista e di altri personaggi che, a turno, compaiono all’interno della vicenda.
La storia inizia alle 10 del mattino di un mercoledì del giugno 1923, quando Clarissa Dalloway, una ricca signora cinquantenne, si dirige a Bond Street per comprare dei fiori per la festa elegante che sta organizzando per la sera stessa. Passeggiando per le strade di Londra è presa da ricordi della sua vecchia vita a Bourton, quando, in compagnia della vecchia zia e di tanti suoi amici, trascorreva le giornate in perfetta armonia.
Mentre entra in un negozio di fiori, una macchina passa rumorosamente per la strada di fronte al negozio. Incuriosita, Clarissa guarda verso la strada e intravede Septimus Smith, un veterano della prima guerra mondiale, e sua moglie Lucrezia mentre stanno camminando. Septimus soffre di disturbi mentali poiché durante la guerra vide il suo migliore amico Evans morire di fronte a lui. Per tale motivo è costretto dalla moglie a sedere con lo psicologo William Bradshaw.
La Woolf fa uso della tecnica del monologo interiore, i moments of being, per descrivere lo scenario. Un determinato oggetto contiene in sé il mistero di un qualsivoglia ricordo disperso nei meandri dell'inconscio. In questo modo la teoria di Marcel Proust riguardo al potenziale magico che contengono in sé oggetti e situazioni, trova un nobile specchio nelle intenzioni della Woolf di esplicare al meglio la pratica dell'asserzione.


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