Di notte sotto il ponte di pietra
- Autore
- Leo Perutz
- Editore
- Edizioni e/o
- Pubblicazione
- 02/02/2017
- Categorie
Il grande romanzo di Praga
«Leo Perutz è un genio».
Ian Fleming
Praga, fine del XVI secolo. Sulla città regna Rodolfo II, imperatore del Sacro Romano Impero, collezionista, mecenate delle arti e delle scienze, uomo eccentrico e misterioso. Vive arroccato nel Castello, circondato da alchimisti, astrologi, pittori, servitori fedeli e imbroglioni di ogni risma. Ama una donna di nome Esther, moglie dell’ebreo Mordechai Meisl, l’uomo che gli presta il denaro per la sfarzosa ed eccentrica vita di corte, ma è un amore che esiste solo nei sogni, perché così ha voluto Rabbi Löw, autore di sortilegi, cabalista e artefice del Golem. Dentro questa Praga magica e perduta Leo Perutz intreccia le sue invenzioni narrative, fantastiche e poetiche, intorno a un perno che è l’inestricabile intreccio dei destini dei due rivali, Rodolfo e Mordechai, il Cristiano e l’Ebreo, entrambi grandi, entrambi perdenti.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Leo Perutz
Tempo di spettri (Gli Adelphi) di Leo Perutz — Adelphi
In quegli anni e in quei luoghi dove tutti avevano «paura perfino della loro ombra», quando la turbinosità spettrale degli eventi raggiunse l’apice, nella Russia dove i bolscevichi da poco erano al potere e dove tutti sospettavano di tutti, si avvia la catena inesorabile dei fatti raccontati in questo romanzo. All’interno di una generale caccia all’uomo, seguiamo la caccia di un singolo da ...
Il cavaliere svedese (Biblioteca Adelphi) di Leo Perutz — Adelphi
Leo Perutz è riconosciuto maestro di una specie particolare del fantastico: quella che si insinua nella realtà come una goccia di veleno, e la trasforma dall’interno in un’avventura demoniaca, senza che ci sia bisogno di ricorrere a troppo evidenti apparati di prodigi. Ma l’effetto è ancora più inquietante. Nel "Cavaliere svedese", sullo sfondo fosco di un’Europa di briganti, dragoni e ...
Il Maestro del Giudizio universale (Biblioteca Adelphi) di Leo Perutz — Adelphi
Vienna anni Venti. A parlare qui in prima persona – e a redigere in tal modo una sorta di memoriale a propria discolpa – è il barone von Yosch, militare in congedo, follemente innamorato dell'avvenente Dina, andata in sposa a un celebre e osannato attore. L'improvvisa morte di quest'ultimo – secondo di una serie di delitti camuffati da suicidi, che nell'arco di cinque giorni funestano come un...