Non piangete la mia morte: Lettere ai familiari
- Autore
- Bartolomeo Vanzetti
- Editore
- Passerino Editore
- Pubblicazione
- 03/07/2017
- Categorie
Nelle "Lettere ai familiari" Bartolomeo Vanzetti esprime tutta la lucida consapevolezza della sorte ingiusta che lo attendeva.
« Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — non augurerei a nessuna di queste ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [...] se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già. »
(dal discorso di Vanzetti del 9 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts)
« Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. »
(Il proclama del 23 agosto 1977, con il quale l'allora governatore del Massachusetts Michael Dukakis assolveva i due anarchici italiani dal crimine a loro attribuito, esattamente 50 anni dopo la loro esecuzione sulla sedia elettrica)
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