Gli ossibuchi di Nietzsche

I due soggiorni torinesi nella primavera del 1888 e nell'autunno-inverno 1888-89 furono per Nietzsche tempi felici di intensa creatività. Torino gli apparve " magnifica e singolarmente benefica", non ultimo per la sua cucina, come testimoniano le lettere scritte ad amici e parenti. "Il problema dell'alimentazione" costituisce un capitolo importante dell'autobiografia che Nietzsche scrisse a Torino e che intitolò "Ecce homo". Camminare per pensare e, per pensare bene, mangiare come si deve: è questa la formula di vita che lo scrittore riesce a realizzare nella città sabauda prima di una fine che sarà enigmatica come la sua personalità. Da molti anni ha lottato con il dolore e la malattia, ora a Torino ritrova l'allegra vitalità che gli permette di portare a termine la sua opera. Dopo questo non ci sarà più nulla e Nietzsche cadrà in una sorta di non-vita, quasi un auto-annullamento.
Nel libro il lettore scoprirà nel rapporto di Nietzsche con Torino tanti aspetti della città di fine '800, ripercorrendone le vie dietro i passi dello scrittore, volti alle sue mete quotidiane lungo il Po e soprattutto nei caffè e nelle trattorie preferiti, per gustarvi gelati e specialità gastronomiche, di cui si danno le ricette. Il libro è corredato da molte immagini.

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