La Voragine
- Autore
- Enrico Bernard
- Editore
- BeaT entertainmentart
- Pubblicazione
- 29/11/2017
- Categorie
Dalla prefazione di Ermanno Rea
Una metafora del nulla che ci schiaccia, che ci pone di fronte alla crudezza di una realtà fine a se stessa; una metafora che sa farsi sberleffo, irriverenza, scur-rilità; che sa trascinarci con disinvoltura nel baratro dell’assurdo. Tanto, al di là delle apparenze, non ci sono che loro, le ombre, il grande vuoto della Vora-gine, e ci sono le sofferenze e le umiliazioni di Ori per forza di cose senza alcuna prospettiva di riscatto. Eppure questo dialogo del nulla, forse proprio per il suo pessimismo radicale, ha una straordinaria forza di trascinamento: irrita, impietosisce, commuove, turba, allarma. Mette addosso quello scompiglio che soltanto i grandi testi sanno suscitare. (Ermanno Rea)
Dal saggio di A. Acanfora:
Nella letteratura italiana la trasposizione dalla scena alla narrativa è una pro-cedura poco frequente, infatti, accanto al celebre Dal tuo al mio di Verga si registrano pochissimi episodi quali Sogni e bisogni... incubi e risvegli di Vin-cenzo Salemme e La voragine di Enrico Bernard. Si tratta di due esempi inusuali di un’opera nata per il teatro e trasformata in romanzo dallo stesso autore. Con il romanzo La voragine, a distanza di venti anni dal debutto del testo teatrale, Bernard ritiene di aver dato vita a un nuovo genere lette-rario: il “treatment teatrale”. A tal proposito afferma Bernard:
In verità mi sembra di aver scritto un nuovo testo letterario. È stata questa primavera che, rileggendo dopo due decenni il testo teatrale, sono stato colpito dall’appa-rato dialogico che poteva anche vivere pienamente in un te-sto letterario. Da qui la decisione a riprenderlo e conferirgli un andamento narrativo. Ho pensato, non lo nascondo, al grande successo della trattatistica nel nostro Rinascimento, un genere letterario ritenuto obsoleto, e che invece trovo di grande attualità e modernità. È venuta da sola la decisione di definire la mia tecnica narrativa “Treatment teatrale”.
Nel complesso le numerose esperienze di riscrit-tura che caratterizzano la letteratura teatrale con-temporanea sfuggono a una rigida classificazione in generi e sottogeneri, infatti molte opere rom-pono i confini e presentano una morfologia che non rientra nelle categorie canoniche. È una pro-duzione teatrale che fa dell’ibridismo una nuova forma artistica, che in termini di contaminazione e mescolanza presenta non solo la frantumazione, la trasformazione o la sovrapposizione dei generi, ma anche la contaminazione dei linguaggi (parola, musica, canto, arti visive) e della lingua (plurilin-guismo).
Annunziata Acanfora, Università di Salerno
http://elea.unisa.it/bitstream/handle/10556/785/A.%20Acanfora.%20Teatro%20e%20romanzo%20nella%20produzione%20letteraria%20contemporanea.pdf
Enrico Bernard, polemista, scrittore, saggista, filmaker e drammaturgo è nato in Svizzera da padre napoletano e madre olandese, vive tra New York, Roma, Zurigo. I suoi lavori sono pubblicati in Italia da Bulzoni e Editori Associati.
Docente e artist in residence in prestigiose università USA.
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