Vite da ri(a)mare
- Autore
- Gianni Palagi
- Editore
- Giovane Holden Edizioni
- Pubblicazione
- 16/04/2018
- Categorie
Un libro nasce sempre dall’esigenza del suo autore di comunicare, condividere uno stato d’animo, una progettualità. Gianni Palagi, fiero animalista, attraverso le sue poesie promuove la speranza di una corretta convivenza uomo-animale-ambiente nel rispetto di ciò che ci circonda, diffondendo una cultura più vicina al mondo animale. L’essere umano ha il dovere morale di rispettare le altre creature viventi riconoscendo loro il diritto a un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche, fisiologiche ed etologiche. Condanna gli atti di crudeltà verso gli animali, sia sotto forma di violenza fisica che psicologica, i maltrattamenti e l’abbandono perché lottare per i diritti degli altri animali e per l’ambiente è fondamentale anche per garantire migliori rapporti tra gli stessi esseri umani. Quattrocento anni prima di Cristo, il matematico greco Pitagora scriveva: “Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia”.
Molte le campagne di sensibilizzazione contro le crudeltà che ogni giorno vengono perpetrate contro gli esponenti della nostra razza comune – possesso responsabile, no all’abbandono, no ai botti di capodanno, no agli allevamenti intensivi e così via – molte le battaglie ancora da vincere.
Questa silloge poetica si aggiunge, con garbo e semplicità, al coro di chi non ci sta, di chi crede che l’evoluzione completa verso il rispetto e la compassione di tutti gli esseri viventi e la comprensione che siamo tutti sulla stessa barca sia ancora lontana, ma non più un’utopia.
Molte le campagne di sensibilizzazione contro le crudeltà che ogni giorno vengono perpetrate contro gli esponenti della nostra razza comune – possesso responsabile, no all’abbandono, no ai botti di capodanno, no agli allevamenti intensivi e così via – molte le battaglie ancora da vincere.
Questa silloge poetica si aggiunge, con garbo e semplicità, al coro di chi non ci sta, di chi crede che l’evoluzione completa verso il rispetto e la compassione di tutti gli esseri viventi e la comprensione che siamo tutti sulla stessa barca sia ancora lontana, ma non più un’utopia.
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