Straparole

Diviso in quattro parti, due diaristiche (Diario di cinema e di vita e Riandando) e due narrative (Viaggetto sul Po e Lettere da Cuba a una donna che lo ha tradito), Straparole fu pubblicato per la prima volta in versione integrale da Bompiani nel 1967.

Come in un’autobiografia romanzata, Zavattini insegue accanitamente i ricordi, gli incontri, gli amici e i nemici celebri o ignoti, i rimorsi, le idee, i progetti, in un libro che ha la travolgente misura della sua vita. Con uno stile corrosivo e un eccezionale sperimentalismo linguistico fa il giro del mondo raccontando Roma durante e dopo la guerra; passa da Hollywood al Messico, arriva in Olanda sulle tracce di Van Gogh per ritornare sempre all’intimità familiare di Luzzara. Un libro per la conoscenza autentica di uno scrittore che non finisce di farsi scoprire e di trent’anni di vita italiana.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Cesare Zavattini

La Pace

La Pace di Cesare Zavattini

Articoli visualizzati di recente e suggerimenti in primo piano › Visualizza o modifica la cronologia di navigazione Dopo aver visualizzato le pagine di dettaglio del prodotto, guarda qui per trovare un modo facile per tornare alle pagine che ti interessano.

I poveri sono matti (Tascabili)

I poveri sono matti (Tascabili) di Cesare Zavattini Bompiani

“Zavattini si muove lungo la pista che dal comico porta all’umorismo, vale a dire, procura di inventare senza posa fatterelli, colpi di scena che riscattino la vita dal grigio della routine e dell’abitudine, che ci facciano riassaporare i piaceri dell’imprevisto, dell’emozione. L’autore si colloca nel mondo di una piccola borghesia di impiegati sepolti sotto il peso di interminabili ore d’...

Diari 1941-1958

Diari 1941-1958 di Cesare Zavattini

Cesare Zavattini iniziò a tenere regolarmente un diario il 14 gennaio del 1941 e continuò a “resocontare” le sue giornate sino al 1987. I quaderni zavattiniani sono da subito “un tritume di nomi di fatti di pensieri”, un coacervo di temi, personaggi, azioni, progetti, ricordi: cronaca personale e storia italiana formano un amalgama denso e di estremo ...