Breve storia del segnalibro
- Autore
- Massimo Gatta
- Editore
- Graphe.it
- Pubblicazione
- 10/01/2020
- Valutazione
- 1
- Categorie
Da sant'Agostino, che teneva il segno con il dito, al Manzoni, passando per l'Arcimboldi, fino ai nostri giorni con gli eBook: la storia e le curiosità di un oggetto caro a chi ama leggere. Cosa usate per tenere il segno, quando momentaneamente interrompete la lettura di un libro? Avete mai prestato davvero attenzione a quell'oggetto (biglietto del tram, fiore essiccato, laccetto di seta...) che vi permette di ritrovare il punto in cui vi eravate fermati? Fra il segnalibro d'emergenza (come la classica e vituperata "orecchia") e quelli pregiati, pensati come elementi da collezione, passa un mondo che non merita soltanto curiosità classificatoria, ma una considerazione che non è troppo definire filosofica; proprio con questo termine, infatti, l'autore - esperto degli aspetti paratestuali del libro - descrive il segnalibro come «un elemento filosofico prima ancora che materiale». Oltre alla puntualità della prospettiva storica, un ricco apparato di note e una nutrita bibliografia rendono questo saggio limpido e prezioso, mai pedante e tra i rarissimi contributi dedicati all'argomento. Con segnalibro abbinato.
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Recensioni e articoli
“Breve storia del segnalibro” – Massimo Gatta — Sara
Massimo Gatta ci racconta la storia di un oggetto che usiamo ogni giorno distrattamente, senza renderci conto che è il segno che il lettore imprime ai libri, e che quindi la storia del segnalibro è la storia del lettore stesso. Leggi tutta la recensione
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