I quaderni di Malte Laurids Brigge - Storie del buon Dio

Indice
I QUADERNI DI MALTE LAURIDS BRIGGE.
STORIE DEL BUON DIO:
LA FIABA DELLE MANI DI DIO
LO STRANIERO
PERCHÉ IL BUON DIO VUOLE CHE VI SIANO I POVERI AL MONDO
COME IL TRADIMENTO ENTRÒ IN RUSSIA
COME IL VECCHIO TIMOFEI MORÍ CANTANDO
LA CANZONE DELLA GIUSTIZIA
UNA STORIA DEL GHETTO A VENEZIA
DI UN UOMO CHE ASCOLTAVA LE PIETRE
COME ACCADDE A UN DITALE DI DIVENTARE IL BUON DIO
FIABA SULLA MORTE CON UNA CHIOSA DI MANO IGNOTA
UN’ASSOCIAZIONE NATA PER IMPELLENTI NECESSITÀ
IL MENDICANTE E L’ORGOGLIOSA DONZELLA
UNA STORIA RACCONTATA ALL’OSCURITÀ

René Karl Wilhelm Johann Josef Maria Rilke (4 dicembre 1875-29 dicembre 1926), abbreviato in Rainer Maria Rilke, è stato un poeta e romanziere austriaco. È stato acclamato come poeta eccentrico ed espressivo ed è ampiamente riconosciuto come uno degli scrittori più significativi in lingua tedesca. Nel suo lavoro critici e studiosi hanno visto sfumature di misticismo, temi legati all’esperienza soggettiva e senso di incredulità. I suoi scritti includono un romanzo, diverse raccolte di poesie e diversi volumi di corrispondenza.

I quaderni di Malte Laurids Brigge
Rilke scrisse il suo unico romanzo, Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge (tradotto come I quaderni di Malte Laurids Brigge ), mentre viveva a Parigi, completando l'opera nel 1910. Questo romanzo semi-autobiografico adotta lo stile e la tecnica che sono stati associati all'espressionismo e che sono entrati nella narrativa e nell'arte europee all'inizio del XX secolo. È stato ispirato dall'opera di Sigbjørn Obstfelder A Priest's Diary e dal romanzo di Jens Peter Jacobsen Niels Lyhne (1880) che traccia il destino di un ateo in un mondo spietato. Rilke affronta temi esistenziali, approfondendo la ricerca dell'individualità e il significato della morte e riflettendo sull'esperienza del tempo all'approssimarsi della morte. Attinge molto agli scritti di Nietzsche, di cui ha conosciuto l'opera tramite Lou Andreas-Salomé. Il suo lavoro incorpora anche tecniche impressionistiche influenzate da Cézanne e Rodin. Combina queste tecniche e motivi per evocare immagini dell'ansia e dell'alienazione dell'umanità di fronte a un mondo sempre più scientifico, industriale e reificato. La narrazione assume la forma di un romanzo sconnesso e vagante, pieno di linguaggio poetico e contiene, tra le altre cose, una rivisitazione del racconto del figliol prodigo, una sorprendente descrizione della morte per malattia, un'ode alle gioie del vagare libero durante l'infanzia, una fredda descrizione di come le persone indossano facce false con gli altri e un commento sarcastico sulla stranezza dei vicini.