Si riapre il sipario

Compra su Amazon

Si riapre il sipario
Autore
Antonio Venditti Antonio Venditti
Pubblicazione
22/11/2021
Si riapre il sipario è l’ultima opera qui indicata ed è un dramma scritto sulla scia commotiva del gravissimo male invisibile che ha aggredito, in Europa, in particolare l’Italia, nella primavera del 2019, generando devastazioni e morte, come e forse peggio che nell’ultima guerra mondiale, con tragiche conseguenze sulle persone e sulle comunità.
In un’intervista mi è stato chiesto: ”Perché il teatro?” Io ho risposto che non ho avuto esitazioni, nel senso che sul palcoscenico le esperienze sono vissute e condivise con coinvolgimento emotivo tale da poter determinare il rinnovamento delle coscienze. E penso, con serenità e modestia, di aver avuto ragione, in considerazione del gradimento, espresso subito in internet con cinque stelle, gratificandomi anche per le forme “nuove” di rappresentazioni all’aperto, dove lo scenario è quello consueto della vita.
Si riapre il sipario: sperimentazione teatrale
di Pier Luigi Starace

Un attore rimasto senza lavoro e senza casa per le restrizioni da covid, viene accolto dal custode d'un teatro in fase di riapertura, perché un impresario intraprendente e di pochi scrupoli si sta dando da fare, fino ad ottenere un finanziamento per “ripartire”. Il custode stenta, in un dialogo con l'attore, a mantenere un segreto esistenziale, la sua passata convivenza con una bella ragazza non consenziente. Mentre i tre uomini cercano d'impostare un progetto di spettacoli, ricompare la ragazza, insieme ad un giovane innamorato, anche lui attore, che entra subito in urto col custode.
Poi lo scontro si sposta tra l'impresario e l'attore, sul “che fare”, perché il primo, oltre a cercar di trattenersi in tasca più soldi possibile, ha una concezione dell'arte incompatibile con quella del secondo, sinceramente idealista.
È lui a convincere gli attori ad una commemorazione “di strada” del 7° centenario Dantesco con una recitazione a 4 voci del canto di Paolo e Francesca, e poi del 160° dell'unità d'Italia, che hanno molto successo di pubblico.
Quindi riprende lo scontro tra l'innamorato ed il custode, con l'intermezzo d'un lungo soliloquio della ragazza sulla sua “detenzione” ed un lungo dialogo tra i due giovani. L'impresario licenzia il custode.
Nell'ultima scena il custode, mascheratosi da “angelo giustiziere”, spara ai due, uccidendoli, e si suicida.

Non sono mai stato contaminato dalla durezza sprezzante dei cultori della distinzione e rigida definizione normata dei generi letterari. Ma, forse per la mia formazione classicistica, sono rimasto un po' disorientato dalla libertà che Antonio Venditti dispiega in quest'ultima sua creazione, soprattutto all'interno dei “generi” teatrali codificati.
Infatti, al “prologo” , che mi sembra corrispondere alla motivazione manzoniana del “coro”, cioè il ritagliarsi un cantuccio dal quale l'autore possa esprimersi sulla scena evocata, segue un lungo soliloquio del protagonista della parte principale, descrittivo del contagio covid.
A questo punto si “entra in teatro” . Il “genere” in cui l'autore ci porta è una specie di commedia dell'arte, con vivaci scambi di battute prima di dialogo, poi,
dopo l'ingresso dell' “amoroso” e della sua partner, una specie di concertato tra quattro personaggi.
La recitazione del canto dantesco si colloca ancora nel genere “commedia”, ma “divina”! Il suo accompagnamento musicale potrebbe essere quello d'un classico della musica.
Lo spettacolo patriottico “di strada”, introdotto ed accompagnato da tre “voci” esprimenti ognuna una posizione politica diversa, richiama il teatro di Dario Fo. Qui Venditti ci offre il meglio del suo sottile umorismo nel far balenare i “contrastanti cialtronismi” dei tre posizionamenti politici oggi presenti.
L'autore stesso ci dà uno spunto per l'accompagnamento: la canzone “L'Italiano” di Totò Cotugno.
Tutto quanto riguarda il rapporto tra i due innamorati e tra loro ed il loro assassino richiama i drammi a forti tinte, con contrapposizioni estreme tra “anime belle” , spinte quasi alla santità, e “mostri” , spinti fino al diabolico.

A questo punto, sulla scia di quasi tutte le opere di Venditti, mi sarei aspettato un felice scioglimento, con le nozze dei due innamorati , ed l'attore idealista, praticamente il protagonista del “tutto” , come testimone di nozze.
Invece l'atroce conclusione.
Troppo facile e scontato cercare un riferimento nel finale di “Pagliacci” di Leoncavallo. Lo sconvolgimento che ho provato - così profondo da costringermi a prender coscienza che si si trattava di “fiction” e non di realtà - mi ha fatto schizzare molto più indietro, sì, fino alla nascita della tragedia.
Ed a pormi domande: che cosa motiva la riuscita “punizione” dei due giovani?
Forse quella “invidia degli dei” elemento formidabile della concezione tragica ellenica, e che Dante aveva sintetizzata nel suo “amor che a nullo amato amar perdona”? Qual è l'essenza profonda del “mostro giustiziere”? Quale altra morale si può estrarre da questa scena, il cui sottofondo musicale potrebbe esser quello assordante del finale di “Rigoletto”, diversa da quella d'una Necessità
cieca che colpisce insieme i buoni ed i malvagi?
L'autore ha parlato.
Sta a noi rispondere.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Antonio Venditti

Rete di seta

Rete di seta di Antonio Venditti Antonio Venditti Aracne Editrice

Rete di seta è la raccolta antologica di poesie d’amore scritte da Antonio Venditti, dall’adolescenza a oggi. Trattandosi di centinaia di composizioni, la relazione tra uomo e donna è tratteggiata in tante originali situazioni e la poesia è l’illuminazione del fermento interiore che mirabilmente nasce nell’incontro e si sviluppa nella relazione. La centralità della donna Ã...

Albero secolare

Albero secolare di Antonio Venditti Antonio Venditti

Il romanzo prende il nome dal platano piantato dal padre del protagonista Primo Lanterna alla sua nascita. Lo ritrova prodigiosamente, quando ad età avanzata acquista una casa a ridosso dei Colli Albani, per cui dall’Aurelia, nel nord di Roma, la sua vita procede in varie zone, fino a giungere al sud dell’Appia – la Regina viarum – quando acquista una casa a ridosso dei Colli Albani...

Opere teatrali

Opere teatrali di Antonio Venditti Antonio Venditti

Drammi e commedie Opere teatrali è la raccolta di due drammi e due commedie. Nei drammi, I cortili degli invisibili e Nell’arco dell’iride, dopo i terrificanti eventi notturni del terremoto e dell’invasione militare, la morte incombe sulle popolazioni superstiti, intrappolate o costrette alla fuga, disorientate e terrorizzate dal futuro. Si sviluppa la lotta ...

Le indagini del capitano Diamante. Ediz. a colori

Le indagini del capitano Diamante. Ediz. a colori di Antonio Venditti Antonio Venditti

Le indagini del capitano Diamante Antonio Venditti è autore della nuova opera dal titolo Le indagini del capitano Diamante, che è una trilogia: le tre distinte opere, già pubblicate separatamente, sono unite nella presente edizione, perché strettamente connesse. Nel primo libro Rosso di luna, la “scena del crimine” è inconsueta: l’incendio notturno di un monte, dove...

Racconti in breve

Racconti in breve di Antonio Venditti Antonio Venditti

La circostanza in cui ho cominciato a scrivere le novelle, a cui sono poi seguite le favole è davvero singolare. Mi trovavo, d’estate, nella casa di Anzio, e nel bel giardino sovrastante la spiaggia accompagnavo mia moglie che non poteva più scendere a passeggiare lungo la spiaggia come preferiva, a causa delle condizioni di salute che le permettevano soltanto di sostare in una parte ...

Isola del fiume

Isola del fiume di Antonio Venditti Antonio Venditti

Il mistero dell’”uomo senza passato” è il filo conduttore del romanzo Isola del fiume, immerso nella realtà del presente. L’amicizia è una chiave non secondaria di interpretazione delle vicende: continua è l’apparizione di nuovi autentici amici, che sono stati spesso vittime della malvagità di altri esseri umani. Sono presenti fenomeni e tematiche angoscianti di ...