Ragazze siciliane
- Autore
- Maria Messina
- Editore
- Vecchie Letture
- Pubblicazione
- 09/08/2015
- Categorie
Sono novelle del 1921, che raccontano ragazze del 1921, che abitano la provincia siciliana e che lottano per respirare libertà, per poter portare a compimento il loro progetto di vita, che a volte non hanno un progetto perché sono allevate pensando che qualcun altro, un uomo generalmente, sarà l’artefice della loro felicità, della loro sicurezza, della loro sorte. Ciascuna di loro crede in qualcosa e sogna di spendersi per ottenerlo anche quando il passaggio da seme a frutto non trova compimento.
E noi è come se da dietro la tenda spiassimo un momento, uno solo della vita di Luciuzza, Caterina, Camilla, donna Bobò, Marina e delle altre donne che popolano queste poche pagine.
Stiamo lì ad origliare, ad ascoltare i loro dialoghi, a spiare i pianti e i sussurri, a tifare per un loro riscatto, perché alzino la testa, inutili ma partecipi della loro vita e talvolta del loro dolore, sempre della loro impotenza...
Ale
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Maria Messina
Un idillio letterario inedito verghiano di Maria Messina
Illustre Signor Verga, InviandoLe il mio primo libro, speravo che Ella lo leggesse, ma non osavo aspettarmene un giudizio suo. Ò cominciato con tante titubanze, e così sola, che temevo che i miei poveri villani – già studiati con tanto amore – messi nel «libro» e mandati in giro sarebbero stati mal visti, forse appena guardati, e per niente capiti come io avevo voluto rappresentarli.
I figli dell'uomo sapiente di Maria Messina
C'era una volta un uomo che si credeva d'essere sapiente. In che consistesse la sua sapienza, forse non l'avrebbe saputo dire neanche lui. Leggeva giorno e notte in certi suoi libracci, ed era convinto di conoscere benissimo tutto il mondo perchè lo studiava attentamente su un globo di cartapesta. Egli viveva solo solo in una casa posta fuori della città perchè sdegnava la compagnia. Secondo ...
Piccoli gorghi di Maria Messina
Quello che se la passava male era Mùnnino, poveraccio, di cui la madre si sbarazzava il più che poteva; la mattina lo mandava a scuola con un pezzo di pane sotto il braccio, e nel pomeriggio gli faceva trovar la porta chiusa. Mùnnino che c'era abituato, infilava i quaderni nella gattaiola e s'avviava verso la via Amarelli dove c'era la pergola di padre Nibbio; s'accoccolava su uno scalino, coi ...
Ragazze siciliane di Maria Messina
La notte fu lunga e senza riposo per la madre. Pensava: la camera dev'essere preparata domani, di prima mattina. Gli farò il brodo col riso. Farò anche le frittelle col miele, che gli piacciono. Bisogna fargli festa. Non è mai uscito di casa, neppure per un giorno. Il Signore ha voluto che mi lasciasse per un'occasione come questa, e sia fatta la volontà del Signore.
La casa nel vicolo di Maria Messina
Nicolina cuciva sul balcone, affrettandosi a dar gli ultimi punti nella smorta luce del crepuscolo. La vista che offriva l'alto balcone era chiusa, quasi soffocata, fra il vicoletto, che a quell'ora pareva fondo e cupo come un pozzo vuoto, e la gran distesa di tetti rossicci e borraccini su cui gravava un cielo basso e scolorato. Nicolina cuciva in fretta, senza alzare gli occhi: sentiva, come ...