Leni Riefenstahl: La regista di Hitler
- Autore
- Jérôme Bimbenet
- Editore
- Lindau
- Pubblicazione
- 15/06/2017
- Categorie
Ballerina, celebrata attrice di film di montagna, regista rivoluzionaria, straordinaria fotografa, Leni Riefenstahl (1902-2003) commise il grave errore di mettersi al servizio del nazismo. Nel 1932, l'incontro con Adolf Hitler cambiò il suo destino. Tra lei e il Führer fu un colpo di fulmine. Nel 1934, accettò di dirigere il film del Congresso del Partito Nazista a Norimberga, "Il trionfo della volontà (Der Sleg des Glaubens)", archetipo delle pellicole di propaganda, mentre due anni dopo firmò il film-documentario "Olympia" sui Giochi Olimpici di Berlino, che divenne un successo mondiale. Poi la fine della guerra e la caduta del Reich: Leni Riefenstahl sfuggì alla denazificazione, ma divenne oggetto di odio o, quantomeno, di sospetto. Tuttavia grandi registi quali Steven Spielberg e George Lucas hanno riconosciuto di averne subito l'influenza.
Ma chi fu davvero «la regista del Führer»? Quanto fu consapevole degli orrori del nazismo? Quanto ne fu complice? E quale deve essere la relazione tra arte e politica, tra estetica e morale? Questa biografia ci restituisce la complessità di un'artista controversa, nella cui opera senso del bello e retorica del potere si combinano per dar vita a quel meccanismo perverso che è riuscito ad ammaliare una nazione e che ancora oggi esercita un fascino indecifrabile.
Ma chi fu davvero «la regista del Führer»? Quanto fu consapevole degli orrori del nazismo? Quanto ne fu complice? E quale deve essere la relazione tra arte e politica, tra estetica e morale? Questa biografia ci restituisce la complessità di un'artista controversa, nella cui opera senso del bello e retorica del potere si combinano per dar vita a quel meccanismo perverso che è riuscito ad ammaliare una nazione e che ancora oggi esercita un fascino indecifrabile.
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