Il dio dei viventi

"Le cose erano andate come la famiglia Barcai sperava. Il fratello maggiore, Basilio, scapolo ma padre di un figlio illegittimo, era morto senza lasciare testamento. Così i suoi beni tornavano al fratello minore Zebedeo; il patrimonio Barcai si ricomponeva come ai tempi del vecchio nonno il quale aveva costretto due suoi figliuoli a farsi preti e una figlia a non prendere marito perchè i suoi beni non andassero divisi. E la tradizione prometteva di continuare perché Zebedeo non aveva che un figlio e la gente diceva che quel figlio era rimasto unico per volontà dei genitori nella speranza appunto che lo zio morisse scapolo."

Alla morte di Basilio, Zebedeo, fratello minore, nasconde il testamento per lasciare senza diritti il giovane nipote Salvatore a cui spetterebbe l'eredità. Ma nn riuscirà mai a disfarsi del senso di colpa e per riparare incontra Lia, la madre di Salvatore de ex-amante del fratello, e offre loro un sostentamento economico, senza però mai confessare il suo misfatto.

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