"IL SOGNO" Racconto giallo in lettura
- Autore
- Bianca Fasano
- Editore
- Accademia dei Parmenidei
- Pubblicazione
- 03/11/2016
- Categorie
In regalo.Qual è la ragione dello scrivere?
Forse la domanda se la pone di più chi scrive, rispetto al lettore.
Penso che in ciascun essere umano, inteso come essere pensante, vi sia la necessità di esprimersi in modi differenti da quello verbale o gestuale. Alcuni si esprimono con il ballo o con il canto, altri con la recitazione. Io, anche, dipingo.
Tuttavia non tutti scrivono a lungo, fosse anche in un diario e pochi, rispetto al numero di umani sul pianeta, qualcosa che assomigli ad un racconto o ad un romanzo.
Intervistai Giorgio Bassani, molti anni fa, un uomo che considero abbia vissuto esperienze personali molto forti, sia in quanto ebreo, vissuto nel periodo del Nazismo, sia in quanto uomo che ha perduto amori, amici, sicurezze, possesso del sé.
Lui mi suggerì di scrivere su cose che avessi vissuto visceralmente, perché soltanto in questo modo si scrive qualcosa di "vivo". Forse gli artisti vivono in modo personale anche esperienze che non sono proprio le loro, per cui anche scrivere "storie di altri", diviene come se si scrivesse di se stessi.
Dedicata a Jane Austen
Mia Cara Jane,
lontana dal mio tempo,
ma non dal sentimento e l’emozione,
non penso
la tua vita ti abbia dato
ciò che cercavi con il fiato e la ragione.
Non penso:
le eroine dei tuoi film
fatti con l’intuizione e l’ironia,
hanno alla fine vinto le battaglie,
placato l’animo coi desideri vinti
ma ciò non fu per te, amica mia.
Film:
non d’immagini di celluloide,
ma fatti di fantasia ed inchiostro,
scritti e poi da qualcuno realizzati.
Storie di donne che non eri tu
a cui l’amore, invece, fu negato.
Non tu, cui il tuo Thomas rinunciò
in quanto preda di un altro destino,
tu, le cui notti non rallegrò l’amore
ed il calore di un altro respiro.
La tua gioia, cara Jane, l’hai cercata
e l’hai trovata,
nei tuoi personaggi.
L’hai regalata a noi,
ricca di vita,
di quella che a te stessa fu proibita.
Non posso che abbracciarti, col pensiero
come la perla di una immensa collana
fatta di donne tutte come noi,
che han combattuto
i propri e gli altrui errori,
immerse in tanti tempi differenti
con un unico grande filo a unirle:
il tentativo di essere se stesse
e vive l’amore e la ragione,
cui intorno il mondo tenta di fermare
l’arte, l’ardore, la forza e la visione.
Ecco un esempio di quello che dicevo: Jane, che è vissuta in un tempo in cui essere donna era più restrittivo di oggi, ha vissuto coi suoi personaggi quello che la vita non le concedeva ed inoltre ha potuto mantenere economicamente se stessa. Cosa che a quel tempo suonava addirittura come una bestemmia morale. Una scrittrice era un personaggio da guardare con sospetto.
Torniamo al punto di partenza: perché scrivere.
Una domanda che non mi sono mai fatta perché per me scrivere è stato sempre connaturato al vivere.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Bianca Fasano
Finestre sul mondo: Racconti di Bianca Fasano
In questo libro sono pubblicati alcuni racconti. Due sono recenti: "Il postino" e "Gli intrusi", nati sotto la spinta di una idea della figlia dell'autrice: Isabella D'Aiuto. I successivi sono quelli pubblicati come gratuiti, singolarmente, dall'autrice. Alcuni di loro sono nati per uno scopo, quale quello di ricordare agli esseri umani la possibilità di estinzione di molte specie animali: "...
Monna Lisa a Lagonegro: e altri racconti dell'insolito di Bianca Fasano
Ho avuto sempre una propensione per la ricerca di un mondo "altro". Forse per la convinzione che esista davvero. No: non soltanto quello religioso dove circolano le anime, piuttosto mondi differenti, alternativi al nostro, in cui la causalità e la casualità possano trovare tempi diversi da quelli che avvengono nella nostra linea di vita. Intendo una dimensione parallela o un universo ...
Beyond: Poesie e immagini di Bianca Fasano
Le poesie sono di Bianca Fasano, i disegni di Giuseppe D'Aiuto, anni nove.
Jessica Smith Association for Revival and Reliance. Risveglio. (Idea da un fatto di cronaca) di Bianca Fasano
A grande richiesta di tanti che hanno letto ed apprezzato questo mio racconto si é trasformato in un romanzo. Recensione al romanzo âRISVEGLIOâ di Bianca Fasano       Soltanto una mente geniale poteva vivificare il presente e proiettare nel futuro una âstoriaâ partendo dal reale e continuando nellâimmaginario, in un avvincente romanzo. Câ è riuscita egregiamente lâ...
"Dove cerca il grafologo" Tesina per il corso di formazione in criminologia di Bianca Fasano — Accademia dei Parmenidei
âDOVE CERCA IL GRAFOLOGOâ. TESINA PER IL CORSO DI FORMAZIONE IN CRIMINOLOGIA. Pur trattandosi di una tesina di studio, il testo tenta di evidenziare i punti cardine delle ricerche che effettua un grafologo e le motivazioni principali che spingono lâesperto nel suo lavoro e la legge e la medicina a cercare il suo intervento da esperto. Nella verifica dei reperti a disposizione il numero ...
Grafia suicidaria. Studi di Bianca Fasano — Accademia dei Parmenidei
Suicidi. Segnali. Quando qualcosa di inaspettato (o temuto), capita nella vita di qualcuno, come, ad esempio, il suicidio di un amico, di un familiare, di un conoscente, viene fatto di chiedersi se, in qualche modo, quella tragedia si sarebbe potuta evitare. In pratica, se la persona che si è tolta la vita aveva dato cenni della sua intenzione, se, in qualche modo, si sarebbe potuto ...
Commento dell'autore
"IL SOGNO" e "1974"
Due racconti in lettura. "Il sogno" è piaciuto molto, anche fuori d'Italia. "1974" è parte di un'epoca. Dovrebbe essere letto contestualizzandolo nel periodo storico.
Qual è la ragione dello scrivere?
Forse la domanda se la pone di più chi scrive, rispetto al lettore.
Penso che in ciascun essere umano, inteso come essere pensante, vi sia la necessità di esprimersi in modi differenti da quello verbale o gestuale. Alcuni si esprimono con il ballo o con il canto, altri con la recitazione. Io, anche, dipingo.
Tuttavia non tutti scrivono a lungo, fosse anche in un diario e pochi, rispetto al numero di umani sul pianeta, qualcosa che assomigli ad un racconto o ad un romanzo.
Intervistai Giorgio Bassani, molti anni fa, un uomo che considero abbia vissuto esperienze personali molto forti, sia in quanto ebreo, vissuto nel periodo del Nazismo, sia in quanto uomo che ha perduto amori, amici, sicurezze, possesso del sé.
Lui mi suggerì di scrivere su cose che avessi vissuto visceralmente, perché soltanto in questo modo si scrive qualcosa di "vivo". Forse gli artisti vivono in modo personale anche esperienze che non sono proprio le loro, per cui anche scrivere "storie di altri", diviene come se si scrivesse di se stessi.
Dedicata a Jane Austen
Mia Cara Jane,
lontana dal mio tempo,
ma non dal sentimento e l'emozione,
non penso
la tua vita ti abbia dato
ciò che cercavi con il fiato e la ragione.
Non penso:
le eroine dei tuoi film
fatti con l'intuizione e l'ironia,
hanno alla fine vinto le battaglie,
placato l'animo coi desideri vinti
ma ciò non fu per te, amica mia.
Film:
non d'immagini di celluloide,
ma fatti di fantasia ed inchiostro,
scritti e poi da qualcuno realizzati.
Storie di donne che non eri tu
a cui l'amore, invece, fu negato.
Non tu, cui il tuo Thomas rinunciò
in quanto preda di un altro destino,
tu, le cui notti non rallegrò l'amore
ed il calore di un altro respiro.
La tua gioia, cara Jane, l'hai cercata
e l'hai trovata,
nei tuoi personaggi.
L'hai regalata a noi,
ricca di vita,
di quella che a te stessa fu proibita.
Non posso che abbracciarti, col pensiero
come la perla di una immensa collana
fatta di donne tutte come noi,
che han combattuto
i propri e gli altrui errori,
immerse in tanti tempi differenti
con un unico grande filo a unirle:
il tentativo di essere se stesse
e vivere l'amore e la ragione,
cui intorno il mondo tenta di fermare
l'arte, l'ardore, la forza e la visione.
Ecco un esempio di quello che dicevo: Jane, che è vissuta in un tempo in cui essere donna era più restrittivo di oggi, ha vissuto coi suoi personaggi quello che la vita non le concedeva ed inoltre ha potuto mantenere economicamente se stessa. Cosa che a quel tempo suonava addirittura come una bestemmia morale. Una scrittrice era un personaggio da guardare con sospetto.
Torniamo al punto di partenza: perché scrivere.
Una domanda che non mi sono mai fatta perché per me scrivere è stato sempre connaturato al vivere.
Grazie di leggermi.