Fuochi di bivacco

È una raccolta postuma di suoi articoli apparsa su vari giornali.

Dal 1898 Oriani iniziò una regolare attività giornalistica, un’attività non appieno apprezzata dallo stesso scrittore, ma necessaria a causa delle pressanti esigenze economiche. Suoi articoli apparvero nel “Giorno”, “L’Alba”, il “Corriere della Sera”, “La Stampa”, il “Giornale d’Italia”, “La grande Italia”, ma, per quanto ricercato e ben retribuito, la collaborazione non fu facile dato Oriani non accettava il minimo cambiamento nei testi che inviava alle redazioni.

Tra gli scritti più antichi di questo volume, I falsari della volontà" apparvero per la prima volta nel giornale « Il Giorno », e La battaglia religiosa, I ribelli della fede ne « La Stampa »; un gruppo di scritti del 1900 uscirono ne « L’Alba » (Il cavaliere, i tre del gruppo Tragedia Regale, e Nel fuoco); alcuni altri del 1904 (I deicidi, Zanardelli, Il ministro, Fit via vi) videro invece la luce ne « L’Attualità »; ma tutti i rimanenti, i più, fino al 1905, sono articoli del «Resto del Carlino». Gli ultimi, dal 1907 al 1909, furono dapprima pubblicati nel «Giornale d'Italia» (Gallia victa. Il gigante plebeo, Il prigioniero, Il duello, I cattolici alla camera, Finalmente, La terza prova, L’ultimo, Verità nazionale) e L'appello ne «La grande Italia ». Il prologo Diana è inedito.

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