Il Nemico, vol. II (of 2) (Il Nemico Series)
- Autore
- Alfredo Oriani
- Editore
- L. OMODEI ZORINI, EDITORE
- Pubblicazione
- 24/11/2014
- Categorie
PARTE SECONDA
I.
Quando giunsero al castello di Ourikow, a cent'ottanta verste da Mosca, era circa mezzogiorno.
Per la vasta campagna la neve si stendeva alta e bianca, senza che una sola ondulazione del terreno potesse un istante arrestare lo sguardo. Avevano viaggiato tre giorni su quel bianco, sotto un cielo plumbeo, tormentati da un vento leggero, che sferzava loro la faccia congelandovi l'alito. I cavalli, colla coda e la criniera sonanti di diacciuoli, sembravano avanzare fra una nuvola di fumo vaporante dal loro lungo pelo, sul quale si sarebbe mutata in brina al primo allentare del trotto. Alti pali, a enormi distanze, segnavano la direzione della strada; passavano poche vetture. La campanella ondulante sul dorso del cavallo di mezzo, gettando il proprio appello monotono nell'abbandono gelido del paesaggio, vi destava una invincibile malinconia. Loris guidava con mano sicura i tre cavalli e non parlava col principe, sepolto dentro la pelliccia e sotto l'enorme berrettone, se non per chiedergli qualche indicazione sulla strada; davanti ad essi nessun punto, che potesse somigliare ad una meta. La neve, abbacinando i loro sguardi, raddoppiava col proprio candore l'immensità di quel silenzio non paragonabile nemmeno a quello del mare, ove le acque si muovono, e l'occhio va lontano sopra una mobile gamma di colori sino all'altro lido del cielo.
I villaggi si distinguevano solo entrandovi, perchè gli occhi, stanchi di quella bianchezza, non potevano cogliere da lungi il rialzo dei loro tetti. Le loro isbe circolari, a distanza l'una dall'altra, cinte da un alto stecconato nereggiante fra la neve, lasciavano sfuggire qualche pennacchio leggero di fumo, e tacevano. Gli abitanti vi dormicchiavano intorno alla stufa nel caldo; tutte le immondizie s'accumulavano diacciate e nauseanti agli usci per putrefarsi, quando i primi venti della primavera scioglierebbero la neve, ma ora testimoniavano sole della presenza degli uomini. In quell'inverno e per quelle steppe nessuna idea era possibile. Come radunare il popolo in quella stagione? Come deciderlo a uscire dalle isbe, mettendogli in cuore una passione, che il gelo e il bianco dell'aria aperta non facessero vanire?
Sopra ogni villaggio torreggiavano la chiesa e il castello; la cupola colorata dell'una, e le mura dell'altro dominavano nella pianura, mentre le isbe si acquattavano loro sotto in una quiete di tane. Solo il castello e la chiesa scrollavano talora colle campane quel silenzio, che nessun'altra voce sarebbe bastata a rompere oltre il breve raggio dello sguardo abbarbagliato. Il solco delle slitte e delle ruote tracciava la strada, i fiumi gelati e scomparsi sotto la neve s'indovinavano appena in un avvallamento del terreno, mentre alcune foreste lunghe, ma di bassissimo fusto, troppo cariche di neve per disegnare abbastanza visibilmente la loro intricata barriera, parevano poco più di un rialzo bucherellato, dietro il quale il pensiero non sapeva che cosa immaginare.
To be continue in this ebook
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Alfredo Oriani
Gelosia di Alfredo Oriani
Gelosia (1894) è il dramma dello squallido amore provinciale di un giovane e un po’ inetto avvocato per la bella e alquanto frivola moglie del suo maturo principale. Della quale diviene l’amante, ma senza gioia vera, perché la giovane gli getterà in faccia i successi e la ricchezza del marito, rendendolo geloso e abbandonandolo infine alla solitudine della provincia. Un saggio magistrale di ...
La rivolta Ideale di Alfredo Oriani — Greenbooks Editore
Dall’incipit del libro: Esso è eterno. Sempre, a qualunque ora della vigilia, dinnanzi agli inviti dell’alba o sotto le ombre cadenti della sera, una voce si leva dal fondo della coscienza, e i nostri occhi quasi a un appello improvviso guardano in alto. Vanamente nella stanchezza pigra del disinganno, nella superbia della disperazione, mormorammo colle labbra chiuse la suprema parola della ...
Fino a Dogali di Alfredo Oriani — Passerino Editore
La storia di un giovane artigliere di fanteria che si troverà ad affrontare una delle pagine più atroci della storia nazionale. La battaglia di Dogali, del 26 Gennaio 1887, fu difatti la notizia più devastante che percorse il Paese dall'Unità d'Italia. Alfredo Oriani (Faenza, 22 agosto 1852 – Casola Valsenio, 18 ottobre 1909) è stato uno scrittore, storico e poeta italiano.
Olocausto di Alfredo Oriani — Passerino Editore
La storia di Tina, costretta a prostitiuirsi da altre donne, tra cui la propria madre. Alfredo Oriani (Faenza, 22 agosto 1852 – Casola Valsenio, 18 ottobre 1909) è stato uno scrittore, storico e poeta italiano.
Vortice di Alfredo Oriani — EDARC EDIZIONI
Un’approfondita indagine che esamina con perfetta lucidità le ultime ventiquattro ore di un uomo sconvolto che, dopo aver ricevuto un’ingiustizia, decide di togliersi la vita. Tutto gira attorno a una cambiale falsa depositata nel tribunale di una cittadina romagnola. Davanti all’impossibilità di trovare una soluzione, crescono l’angoscia, gli incubi e la disperazione per l’indifferenza degli ...
Fuochi di bivacco di Alfredo Oriani — Vecchie Letture
È una raccolta postuma di suoi articoli apparsa su vari giornali. Dal 1898 Oriani iniziò una regolare attività giornalistica, un’attività non appieno apprezzata dallo stesso scrittore, ma necessaria a causa delle pressanti esigenze economiche. Suoi articoli apparvero nel “Giorno”, “L’Alba”, il “Corriere della Sera”, “La Stampa”, il “Giornale d’Italia”, “La grande Italia”, ma, per quanto ...