Il diavolo è un giocattolaio
- Autore
- Stefano Falotico
- Pubblicazione
- 13/12/2018
- Categorie
La mareggiante, bizantina Venezia si erge foscamente mattiniera e fiocamente dardeggiante mentre un uomo, immerso nella tetraggine d’una solitudine mortifera, riflette pacatamente sul suo crepuscolare destino oramai lacerato e imbrunito. Così inaridito e obnubilato da una schiumosa, nera cascata di torbidi pensieri ondosi, vien avvicinato da un misterioso personaggio che, con sottile persuasione diabolica, lo induce a infrangere e sfidare la sua dannata, virginale purezza innata, frantumandolo nella perdizione più perversa o soltanto miracolosamente destandolo dal torpore più scuro, incoraggiandolo subdolamente a rinnegare, di peccaminosità ardimentosa, il suo pavido, menzognero animo tanto affranto e smarritosi nell’infinita oscurità delle sue livide notti malinconiche. L’uomo, invigorito da un demoniaco, spasmodico desiderio sfrenato di piacere lussurioso, or intrepido s’addentrerà nelle voragini di una città maledetta, spalancando le porte infernali della sua deflagrata, virtuosa concupiscenza più pericolosa. E amerà con estatica, indomabile passione un’innominabile donna, sorseggiando l’avidità della sua luciferina bramosia, risorgendo forse nella rinascenza maliarda di ogni suo intimo, sensuale sogno segretamente, beffardamente celato. Una storia di mortale, infiammante seduzione irrefrenabile e divorante. Una storia ai confini della più magnifica, orrida bellezza del proprio insanguinato, bruciante, lucente cuore piangente.
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