Adelphi - Pagina 7

L'album perduto

L'album perduto di Henri de Latouche Adelphi

Già quando Talleyrand viveva erano leggendari i suoi «bons mots» – una battuta sussurrata a un’amica con aria noncurante, uno strale lanciato a un avversario politico attraverso una tavola imbandita, una risposta piazzata al momento giusto per togliersi dai piedi un postulante –, destinati a riverberarsi di salotto in salotto e di corte in corte, fino ad assumere lo status di certe ...

Immagini dell'Italia: volume primo

Immagini dell'Italia: volume primo di Pavel Muratov Adelphi

Da Puškin a Mandel’štam a Brodskij, la letteratura russa ha continuato a sognare, evocare, scoprire l’Italia. E nessuno meglio di Pavel Muratov – che vi giunge nel 1907, subito avvertendo un «turbamento dello spirito, dolce fino al malessere», e fra il 1911 e il 1912 pubblica, con enorme successo, «Immagini del­l’Italia» – può svelarci le ragioni di questa «italomania». A ...

Lettere di Babet

Lettere di Babet di Edme Boursault Adelphi

Babet è una bella diciottenne di famiglia borghese nella Parigi di Corneille e del giovane Luigi XIV. Si innamora perdutamente di un letterato come tanti e comincia ad attirarlo attraverso la schermaglia epistolare. Lui è imbarazzato e ampolloso. Lei ha la perfezione del tono, sembra scoprire una categoria allora ignota – la spontaneità –, pur usando con sicurezza le armi della retorica...

Lettere di Mademoiselle Aïssé a Madame C...

Lettere di Mademoiselle Aïssé a Madame C... di Aïssé Adelphi

Nel bazar di Costantinopoli, all’inizio del 1698, fu venduta una principessa circassa a un diplomatico francese. Questi aveva pensato di fare di lei la sua figlia o la sua amante, ma poi preferì che i due ruoli coincidessero. La bella Aïssé veniva intanto educata come una aristocratica francese e accolta con curiosità e favore nella più alta società. Fu una delle poche dame che ...

Il dono oscuro

Il dono oscuro di John M. Hull Adelphi

Ci sono libri che sembrano sottrarsi a ogni giudizio o classificazione, perché parlano da un luogo così distante che è difficile anche solo individuarne la fisionomia. Sono porte che si aprono su altri mondi – mondi nei quali, senza di loro, ci sarebbe impossibile entrare. Libri come questo, straordinario, di John M. Hull: una delle più precise e asciutte testimonianze su che cosa ...

Inferno: Inferno - Leggende - Giacobbe lotta

Inferno: Inferno - Leggende - Giacobbe lotta di August Strindberg Adelphi

La vita di Strindberg fu, come noto, una successione di cataclismi: il più brutale, il più fecondo, il più irriducibilmente strindberghiano fu quello del 1895, quando, a Parigi, la ‘mano dell’invisibile’ lo precipitò in un’esperienza surriscaldata, dissestante, introducendolo a terribili cieli e inferni, retti da quelle ‘potenze sconosciute’ che Strindberg riuscì poi, a sua ...

Nulla di ordinario: Su Wislawa Szymborska

Nulla di ordinario: Su Wislawa Szymborska di Michal Rusinek Adelphi

Il 3 ottobre del 1996 l’Accademia di Svezia comunica a Wisława Szymborska che le è stato assegnato il premio Nobel. Da quel momento, lei così schiva, è costantemente sollecitata: arrivano lettere, telegrammi, manoscritti, richieste e proposte spesso del tutto incongrue. Il telefono squilla anche di notte. Si impone il supporto di un segretario. Quando Michał Rusinek, neolaureato ...

La promessa

La promessa di Friedrich Dürrenmatt Adelphi

È il più brillante dei commissari di Zurigo, Matthäi, anche se certo non il più benvoluto. È geniale, sì, ma solitario, impassibile – e maneggia l’apparato di polizia come fosse un giocattolo. Ma, a differenza di quel che accade nei romanzi polizieschi, la ragione può far luce solo su una piccola parte del mondo, e nell’incerto chiarore che regna ai suoi confini si insedia tutto ...

Storia della baronessa Budberg

Storia della baronessa Budberg di Nina Berberova Adelphi

«Donna di ferro» per Gor’kij, «Mura» per gli amici, «baronessa Budberg» per l’alta società londinese, Marija Ignat’evna Zakrevskaja, in Benckendorff e poi in Budberg, visse i suoi lunghi e intensi anni nell’alone della leggenda da lei stessa abilmente creata con menzogne, silenzi, misteriose scomparse, inattese riapparizioni. Gonfiando la propria biografia, attribuendosi antenati...

Il corsivo è mio

Il corsivo è mio di Nina Berberova Adelphi

«Che ne facciamo della visione tragica della vita in cui siamo stati educati? Del tragico periodo della nostra storia? Del destino della mia patria, della mia generazione e infine del mio destino personale? Mi sembra che una risposta ci sia: la tragedia mi fu data come terreno, come base di vita: noi, nati tra il 1900 e il 1910, siamo cresciuti nella tragedia che a suo tempo è entrata in noi...

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