I migliori libri di Narrativa contemporanea

La vendetta di Oreste

La vendetta di Oreste di Giovanni Ricciardi

Il vecchio Oreste ha un segreto. Poco prima di morire, costretto in un letto d’ospedale, chiede di poter parlare con un amico di famiglia, il commissario Ponzetti. Ma è troppo tardi, e così l’uomo porta via con sé un’oscura verità. Dieci anni dopo, Marco, il figlio di Oreste, invita Ponzetti nell’appartamento dei suoi genitori per mostrargli gli oggetti che ha rinvenuto in una ...

Ferryman

Ferryman di Claire McFall

PREZZO SPECIALE DI 4,99€ INVECE DI 7,99€ PER IL PERIODO DI PREVENDITA Dylan ha quindici anni, è figlia di genitori separati, non va d’accordo con la madre e detesta i suoi compagni di scuola. Un giorno decide di andare a trovare il padre, che non vede da dieci anni. Dopo una mattinata terribile scappa da scuola e prende il treno. Ma in galleria accade un terribile incidente. Dylan ...

Il tesoro

Il tesoro di Grazia Deledda

Viveva a Nuoro di Sardegna, verso la fine d'aprile del 1886, un uomo chiamato Salvatore Brindis, soprannominato Cane Ruju. Aveva circa cinquant'anni; era alto, corpulento, con barba folta e grigia, faccia rossa e occhi assai strani, torvi, iniettati di sangue, che a momenti, divenuti limpidi e quasi dolci, si rassomigliavano a quelli di un cane intelligente; e forse a quegli occhi e al suo ...

La casa del poeta

La casa del poeta di Grazia Deledda

Avevamo cambiato di casa, - racconta la mia amica, - e si lavorava per mettere gli oggetti a posto. Nel salotto da pranzo, al piano di sopra, la serva, in mezzo a ondate di paglia e di pezzi di carta, tira fuori dalle ceste le scodelle e i piatti immersi nella segatura: pare una chioccia che dia vita ai suoi pulcini, e della chioccia ha pure il selvaggio senso di difesa quando Fausto e Billa, i...

L’aeroplano del Papa

L’aeroplano del Papa di Filippo Tommaso Marinetti

L'aeroplano del Papa è un romanzo futurista in versi liberi di Filippo Tommaso Marinetti nel 1912. Dedicato a "Trieste, nostra bella polveriera", il romanzo predica la necessità di "svaticanare l'Italia" e di muovere guerra all'Austria: un'idea ardita nel 1912, in tempi di Triplice Alleanza, ma che sarebbe divenuta di folgorante attualità appena due anni dopo con lo scoppio della Prima ...

Il paese del vento

Il paese del vento di Grazia Deledda

Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso. Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro finestre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: ...

Il sigillo d'amore

Il sigillo d'amore di Grazia Deledda

Aveva appena finito di predicare, il grosso frate barbuto, e se ne tornava al convento, anzi del convento già rasentava il muro dell'orto, di sopra del quale le nuvole bianche dei peri e dei susini in fiore lasciavano cadere una silenziosa nevicata di petali sul marciapiede deserto. Sul marciapiede opposto, di là dalla strada larga dove il sole già caldo sebbene al tramonto e un venticello ...

Il vecchio della montagna

Il vecchio della montagna di Grazia Deledda

Melchiorre Carta saliva la montagna, ritornando al suo ovile. Era un giovane pastore biondastro, di piccola statura; una ruga gli si disegnava fra le sopracciglia folte e nere, che spiccavano nel fosco giallore del suo volto contornato da una rada barbetta rossiccia. Anche la sopragiacca di cuoio del suo costume era giallognola, e il cavallino che egli montava era rossastro, tozzo, angoloso e ...

La danza della collana

La danza della collana di Grazia Deledda

La corteccia dell'inverno si screpola: vene rosse fra il nero delle nuvole e sfumature verdi sulla terra scura annunziano il ritorno della buona stagione. Verso il tramonto la luna nuova appare sull'occidente schiarito, come una barca che dopo un viaggio fortunoso rientra felicemente in porto; e il suo chiarore glauco si riflette sul verde cupo degli allori laggiú negli avanzi dei parchi ...

Irda story Le radici dell'odio .: racconto 1° Un povero terrorista

Irda story Le radici dell'odio .: racconto 1° Un povero terrorista di Rosario Vizzì . 22/07/64.

L'inizio ,ebbe, da quando l'essere umano ottenne il dono più grande che si poteva ottenere ,ovvero IL LIBERO ARBITRIO .Nei secoli dei secoli sino al nostro tempo attuale ,ma purtroppo non imparammo a gestirlo in maniera equa e corretta ; Da allora sino ad'adesso, ne stiamo pagando il prezzo più alto che potevamo ottenere, ovvero : Morte distruzione.L'egemonia sul prossimo ha creato uno dei...

Il segreto dell'uomo solitario

Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda

L'uomo che abitava la casetta solitaria laggiù fra la spiaggia e la brughiera, di ritorno dal suo solito viaggio al paese dove ogni tanto si provvedeva delle cose più necessarie alla vita, svoltando dalla strada provinciale al sentiero che conduce verso il mare, vide due uomini che misuravano coi loro passi un terreno attiguo al suo giardino. Subito si fermò, con un senso di curiosità misto...

I giuochi della vita

I giuochi della vita di Grazia Deledda

Da lunghi anni nessun fatto interessante turbava la pace dello stazzo [1] di Larentu Verre, quando accadde un avvenimento straordinario. Era una giornata calda di ottobre. Le donne, Coanna la vecchia serva e Millèna la giovane padrona, facevano il pane; zio Larentu era appena rientrato dai campi e se ne stava ritto vicino alla porta spalancata, accomodando la correggia di un fucile. - Io ho ...

Il dio dei viventi

Il dio dei viventi di Grazia Deledda

Le cose erano andate come la famiglia Barcai sperava. Il fratello maggiore, Basilio, scapolo ma padre di un figlio illegittimo, era morto senza lasciare testamento. Così i suoi beni tornavano al fratello minore Zebedeo; il patrimonio Barcai si ricomponeva come ai tempi del vecchio nonno il quale aveva costretto due suoi figliuoli a farsi preti e una figlia a non prendere marito perché i suoi ...

Il nostro padrone

Il nostro padrone di Grazia Deledda

In quel tempo, circa trent’anni or sono, da Macomer a Nuoro si viaggiava ancora in diligenza, e quasi sempre di notte. La strada era ben tenuta, ma poco frequentata e non sempre sicura; il vetturino, quindi, che era allora un vecchietto energico e dispettoso, aveva cura di frustare i cavalli, e se per caso si addormentava, dopo un attimo si svegliava di soprassalto, bestemmiando.

Morte sottovento (Amanda Garrone indaga Vol. 2)

Morte sottovento (Amanda Garrone indaga Vol. 2) di Daria Lucca

Una vacanza nel golfo del Tigullio potrà mettere un freno al fiuto investigativo di Amanda? La vacanza è forzata per i troppi giorni trascorsi in servizio, ma il luogo è da sogno: Santa Margherita Ligure e lo splendore del golfo del Tigullio. Amanda, ospite di una collega, avrebbe tutte le carte per godersi in pace il mare, il sole, la fresca brezza di maggio. Le cose però non vanno ...

Elias Portolu

Elias Portolu di Grazia Deledda

Giorni lieti s'avvicinavano per la famiglia Portolu, di Nuoro. Agli ultimi di aprile doveva ritornare il figlio Elias, che scontava una condanna in un penitenziario del continente; poi doveva sposarsi Pietro, il maggiore dei tre giovani Portolu. Si preparava una specie di festa: la casa era intonacata di fresco, il vino ed il pane pronti; pareva che Elias dovesse ritornare dagli studi, ed era ...

Ferro e fuoco

Ferro e fuoco di Grazia Deledda

Un preistorico rito, oltre a quello di fare il pane in casa, voleva mia madre, nella nostra casa di Nuoro, segnare alle sue farfallesche figliuole. Questo rito era venuto dalle montagne della Barbagia fin dai tempi in cui all’ansito dei puledri selvaggi si univa quello degli indomiti cavalieri Iliensi. Si trattava di assistere al sacrifizio del maiale e manipolarne le carni e i grassi fumanti...

Cosima

Cosima di Grazia Deledda

La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso diviso in mezzo da una parete: a destra la scala, la prima rampata di scalini di granito, il resto di ardesia; a sinistra alcuni gradini che scendevano nella cantina. Il portoncino solido, fermato con un grosso gancio di ferro, aveva un battente ...

Canne al vento

Canne al vento di Grazia Deledda

La vita passa e noi la lasciamo passare come l'acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca. (cap. XII)

Fior di Sardegna

Fior di Sardegna di Grazia Deledda

Siamo in Sardegna, nella parte montuosa della Sardegna, in una piccola città che ci contenteremo di chiamare solo X***, benchè nella carta sia segnata con un nome assai sonoro e lungo. X*** possiede la sua brava passeggiata, le sue piazze, esenti ancora di fontane di marmo, e di statue, i suoi caffè splendidissimi, il suo club, e qualche volta anche a intervalli di due o tre anni, si ...

Dopo il divorzio

Dopo il divorzio di Grazia Deledda

1904. In casa Porru, nella camera dei forestieri, c'era una donna che piangeva. Seduta per terra, vicino al letto, colle braccia sulle ginocchia rialzate e la fronte sulle braccia, ella piangeva singultando, scuotendo la testa come per significare che non ci era, non c'era più alcuna speranza. Le sue spalle rotonde, il suo dorso ben fatto, coperto dal panno giallo d'un corsetto stretto, s'...

Annalena Bilsini

Annalena Bilsini di Grazia Deledda

Per San Michele la famiglia Bilsini cambiò di casa ed anche di terra. Era una famiglia numerosa: cinque figli maschi, la madre vedova, e uno zio di lei, che, sebbene mezzo paralitico e senza un soldo di suo, poteva dirsene il capo. Appunto per i consigli dello zio Dionisio, i Bilsini avevano venduto la loro piccola proprietà per prendere in affitto un vasto fondo, già antico feudo gentilizio...

Anime oneste

Anime oneste di Grazia Deledda

Dopo la morte della vecchia donn'Anna, sistemati gli affari, Paolo Velèna prese con sè la piccola nipote e, com'era stabilito, la condusse ad Orolà, presso la sua famiglia. Orolà è una piccola sotto-prefettura sarda, nella provincia di Sassari. Città fiorentissima sotto i Romani, decaduta poi per le scorrerie dei Saraceni, risorse sotto il dominio dei Barisone, giudici o re di Torres, e ...

I Malavoglia

I Malavoglia di Giovanni Verga

Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella luce gloriosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l'egoismo, tutte le passioni, tutti i vizi che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte le ...

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