Lezione Imparata

Ricordai ciò che era successo, leccai dalle mie labbra il sapore del mio Padrone mescolato a quello di una figa estranea, un’intrusa, ed una fitta di gelosia si impossessò ancora di me. Mi venne in mente che era stata colpa mia, che avevo fatto tardi e per quel motivo ero stata punita. Ma quanto sarebbe ancora durata la punizione? Per quanto tempo il mio adorato padrone mi avrebbe privata della sua virile possessione?
Tutte queste domande si affannavano nella mia mente, quando sentii un fruscio nella stanza. Non ero sola. Rapidi, i miei occhi cercarono di individuare qualcosa o qualcuno, ma la mia posizione mi impediva di mettere a fuoco qualsiasi cosa che non avesse un raggio d’azione limitato.
Sentii qualcosa sulle piante dei piedi, qualcosa di simile a solletico ma molto delicato. Improvvisamente, il mio corpo si riempì di pelle d’oca, i miei sensi scattarono, il mio cuore impazzì nel petto. Contemporaneamente, la mia vagina si bagnò, inconsapevolmente, come se obbedisse ad un riflesso incondizionato.

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