Adelphi - Pagina 15
Nella perfida terra di Dio di Omar Di Monopoli — Adelphi
Da tempo, al nome di Omar Di Monopoli ne sono stati accostati alcuni altri di un certo peso: da Sam Peckinpah a Quentin Tarantino, da William Faulkner a Flannery O'Connor. Per le sue storie sono state create inedite categorie critiche: si eÌ parlato di western pugliese, di verismo immaginifico, di neorealismo in versione splatter. NoncheÌ, comâeÌ ovvio, di noir mediterraneo. Questo nuovo ...
L'ordine del tempo (Opere di Carlo Rovelli) di Carlo Rovelli — Adelphi
Come le "Sette brevi lezioni di fisica", che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge, semplicemente percheÌ eÌ un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale...
Alla ricerca di Omega di Gregory Chaitin — Adelphi
Tutta la scienza dâOccidente poggia sulla matematica, ma sin dagli anni Trenta i matematici sono divenuti penosamente consapevoli del fatto che la loro disciplina soffre di serie limitazioni. Lo ha messo in luce per la prima volta il teorema di incompletezza di Kurt Gödel: ogni sistema assiomatico formale contiene enunciati veri non dimostrabili allâinterno del sistema stesso. Gregory ...
Bernard Berenson: Da Boston a Firenze di Rachel Cohen — Adelphi
Nel 1888, quando arrivoÌ in Italia nemmeno venticinquenne, il giovane dandy e aspirante letterato Bernard Berenson era giaÌ alla sua seconda incarnazione: nella precedente era stato il figlio di un venditore di stoviglie ebreo lituano, emigrato a Boston; ora, pur privo di ricchezze proprie o credenziali accademiche, si apprestava a diventare il portentoso conoscitore dello stile degli antichi...
La guerra invernale nel Tibet di Friedrich Dürrenmatt — Adelphi
«Sono un mercenario, e sono fiero di esserlo». A parlare eÌ il colonnello FD 256323: questo il numero che gli hanno assegnato quando si eÌ arruolato al servizio dell'«amministrazione», venti o trent'anni prima â non ricorda bene, e del resto chi lo conta piuÌ il tempo? Allora la terza guerra mondiale con le sue devastazioni nucleari aveva decimato l'umanitaÌ e reso inabitabile gran ...
Babilonia di Yasmina Reza — Adelphi
In un posto chiamato Deuil-l'Alouette (che, tradotto alla lettera, sarebbe «Lutto-l'Allodola»), un posto qualunque nella periferia di Parigi, una donna qualunque, con un buon lavoro, un marito, un figlio, una sorella e dei vicini di casa, si lascia coinvolgere, nel corso di una strana notte di quasi primavera, in una faccenda che potrebbe costarle assai cara. Per affettuosa solidarietaÌ con ...
Annie John di Jamaica Kincaid — Adelphi
«Il genio ha molte sorprese, e una di queste eÌ la geografia» ha scritto Derek Walcott a proposito di Jamaica Kincaid. Ed eÌ proprio la geografia di Antigua, cosiÌ accecante e celeste, a permeare la prosa incantatoria del suo primo romanzo: gli alisei, i riti della pesca e dellâobeah si confondono in unâunica musica palpitante, mentre lâalbero del pane e le sgargianti poinciane ...
La nascita della tragedia (Opere di Friedrich Nietzsche) di Friedrich Nietzsche — Adelphi
Con "La nascita della tragedia", sua prima opera, pubblicata nel 1876, Nietzsche appare subito nella sua unicità , ponendo al pensiero e alla vita nuove esigenze e nuovi criteri. In queste pagine si rivela, in una splendida orchestrazione musicale, dove il respiro wagneriano regola il flusso di una prosa inaudita nella lingua tedesca, quellâintuizione totale della civiltà greca â non ...
La fioraia di Deauville: e altri racconti di Georges Simenon — Adelphi
«Sui calzoncini corti la signorina Berthe, che a suo dire non aveva nient'altro da mettersi, aveva indossato quello che lei definiva un copricostume: una sorta di vestaglietta che la faceva apparire ancora piuÌ svestita, poicheÌ era chiusa solo da un bottone sul davanti, all'altezza della vita, e i lembi si scostavano a ogni passo facendo risaltare le cosce nude. «Insomma, uno strano posto ...
Devo raccontare: Diario 1941-1945 di Masha Rolnikaite — Adelphi
«Câè una grande differenza fra me e Anna Frank. Io sono sopravvissuta» â questo è il bilancio di Masha Rolnikaite. Il suo diario, che prende avvio nel 1941, è stato scritto su fogli volanti, mandato a memoria, annotato su sacchi di cemento, copiato su minuscole striscioline poi nascoste in una bottiglia â e infine trasferito, nella primavera del 1945, su carta. Allâinizio, Masha Ã...